Il “Rewind” di Dile è il presente e sarà il futuro della musica italiana

Dile, all’anagrafe Francesco Di Lello, ha trent’anni e nella vita da sempre un solo obiettivo: fare musica per stare bene.

Dopo l’attesa diventata meno pesante grazie ai singoli estratti, il 20 novembre Dile ha rilasciato per Artist First/OSA il suo primo album dal titolo “Rewind”.

Un disco in cui Dile si racconta a cuore aperto con una penna lucida che non fa fatica a mettere nero su note stati d’animo, tormenti, ricordi e voglia d’amore.

“Se si potessero misurare in euro il numero delle notti passate a fissare il soffitto o i cazzotti tirati contro il muro probabilmente sarei miliardario. Questi momenti sono diventati parole, queste parole canzoni, queste canzoni un album, il mio primo album” ha dichiarato Dile sul suo profilo Instagram, unico luogo social in cui in questi anni Dile è riuscito a creare un suo pubblico affamato e incuriosito dalla sua arte, oltre il contesto dei live e dei palchi in cui si è esibito.

“Rewind” è composto da tredici canzone segno che Dile è un fiume in piena e che la sua vena artistica è viva più che mai e non vi è nessuna collaborazione, almeno apparente. Segno ulteriore che per la sua presentazione ufficiale nel mondo della musica Dile vuole esserci in prima persona, senza sostegno. Le emozioni, i sentimenti, le storie e i dolori presenti nelle tredici canzoni non sono condivisibili. Almeno non per ora.

La conferma è data dalla copertina nella quale vi è metà del viso di Dile e uno dei suoi due occhi verdi che guarda fisso in camera mentre un raggio di luce gli solca il viso. Sembra una cover come tante altre, ma il significato intrinseco potrebbe ricondurci a pensare che le tredici canzoni sono non la verità, ma solo metà della verità ossia la migliore o peggiore versione secondo Dile.

Cosa manca a questo disco? Solo la consapevolezza che mentre la trap e il rap e l’indie si dividevano il trono nelle classifiche nazionali e internazionli, la musica di Dile doveva essere diffusa solo tanti ma tanti anni fa.

Lungi dal volerla omologare ad altro che c’è già stato o a volerla incasellare in un genere. È del pop cantautorale di ottima qualità per essere un esordio al quale riconoscere potenza di smuovere emozioni viscerali.

Solo cinque delle tredici tracce presenti nel discono sono inedite anche perchè Dile è mosso dalla voglia di condividere la sua musica senza freni quindi singolo dopo singolo ha svelato in parte cosa c’era da aspettarsi.

L’album si apre con “vatuttobene”, canzone scelta come nuovo singolo estratto e della quale è stato anche rilasciato su YouTube il video ufficiale, e continua con canzoni che sono il manifesto del pensiero di Dile.

Ci riferiamo a “Rewind”, “La verità”, “finoallesette” e “Giganti”.

Tra le “novità” del disco emergono prepotenti “Venezia” e “Per caso”, ma le altre non sono da meno.

Il presente che sarà futuro della musica italiana, noi ce lo immaginiamo così: un cantautore che si mette a nudo senza vergogna che fa pace e guerra con l’amore e tutto ciò che gli ruota attorno. Perfortuna abbiamo un nome oggi: Dile.

Benvenuto Rewind!

Benvenuto Dile!

Sandy Sciuto