Il corpo di un migrante vaga da 15 giorni alla deriva su un gommone, ma nessuno va a recuperarlo

Ma in che mondo viviamo? ma che fine ha fatto l’umanità? tempo fa una pecora era stata avvistata in mare aperto ed immediatamente si è predisposto un servizio per andare a raccogliere il corpo, la logica era che niente deve essere abbandonato in mare.

Eppure, c’è un uomo morto nel Mediterraneo, un migrante, che da oltre 15 giorni è alla deriva su quello che rimane del gommone su cui viaggiava. Un’immagine shock diffusa dalla Ong Sea Watch e che sta facendo discutere. A intervenire sulla vicenda è arrivato Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa e ora europarlamentare in quota Pd: “E’ una vergogna – dice in tra le lacrime in un’intervista a Repubblica – non si può lasciarlo in pasto ai pesci, vado io a recuperarlo”.

Quello di Bartolo è una provocazione ma anche un appello alle istituzioni: “Il ministero dell’Interno deve dare l’0rdine alla Guardia Costiera di andare a recuperare quel corpo, abbiamo superato ogni limite”. Bartolo ricorda come mesi fa “i guardacoste sono andati a recuperare una pecora in mare avvistata da alcuni pescatori, hanno fatto bene, nessuno deve rimanere in acqua, e allora perché non andiamo a recuperare un uomo? Abbiamo perso il senso della misura”.

Crediti: VanityFair

La vittima è un ragazzo che dovrebbe essere coinvolto in uno dei naufragi avvenuti tra il 29 e il 30 giugno davanti alla Libia. Ci furono diverse operazioni di salvataggio in quel periodo. E a nulla sono serviti gli allert inviati dalla nave Seabird per segnalare la presenza di quel corpo. Italia, Libia e Malta si rimbalzano la responsabilità dell’operazione o peggio ancora ignorano del tutto la vicenda. Nel frattempo il corpo è lì che vaga come una busta di spazzatura indifferenziata lasciata a vagare nel mare, ma quel corpo era una persona che da qualunque posto arrivi, ha una famiglia, una mamma ed un papà che probabilmente cercano il loro figlio, pregando che sia vivo telefonando ad un telefono dove non risponderà mai più, per noi tutti invece è un corpo che vaga nel mare di cui non importa niente a nessuno.

Alessandra Filippello