I 10 luoghi imperdibili d’Europa da visitare questa estate

Dalle regioni che fanno venire l’acquolina in bocca al richiamo delle sirene su isole semisconosciute, fino all’ascesa di città rinnovate: tutte queste destinazioni si meritano il dirittodi essere inserite nella vostra lista dei desideri di quest’anno.

L’unica domanda che rimane irrisolta è: dove andare prima? Ce lo svela una classifica di Lonely Planet!

1. Emilia-Romagna, Italia

L’Emilia-Romagna è la regione d’Italia in cui si mangia meglio? Difficile a dirsi, ma sicuramente il quartetto di prodotti tipici che è nato qui gioca a favore di quest’affermazione: il ragù, quello originale, viene daBologna; sul prosciutto di Parma nulla da aggiungere; l’aceto balsamico è orgoglio e gioia di Modena (così come l’Osteria Francescana, il ristorante a tre stelle Michelin, il secondo migliore al mondo nel 2017); e,infine, il Parmigiano Reggiano.

Oltre a pasti incredibilmente soddisfacenti, nuove attrazioni come FICO a Bologna (il più grande parco tematico del mondo sul cibo), il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah a Ferrara e il restaurato Cinema Fulgor di RImini, che ospita anche un museo dedicato al leggendario regista FedericoFellini, daranno l’occasione di nutrire anche la mente.

2. Cantabria, Spagna

La verde e invitante regione della Cantabria è uno dei tesori da scoprire della Spagna: una terra selvaggia, sabbiosa, dalle spiagge nascoste tra le rocce, villaggi incantevoli come Santillana del Mar e Comillas,chiese ferme nel tempo incastonate nelle pietre arenarie del delta dell’Ebro e grotte ricche della migliore arte preistorica d’Europa.

Il vivace porto di Santander, porta d’accesso alla regione, ha rivitalizzato il lungomare con l’apertura
del Centro Botín – un centro culturale straordinariamente rinnovato dall’architetto Renzo Piano – e quest’anno la città accoglie nuovi visitatori grazie all’introduzione di traghetti diretti dall’Irlanda. E,
come ciliegina sulla torta, il parco nazionale più antico di Spagna, Picos de Europa, celebra il suo primo centenario dalla nascita proprio quest’estate, con un turbinio di eventi e offrendo un’ulteriore motivo per esplorare i picchi frastagliati, i pascoli alpini e le gole calcaree nella zona occidentale della regione.

3. Frisia, Olanda

La maggior parte delle persone che visitano l’Olanda punta dritta ad Amsterdam, ma quest’anno la provincia della Frisia sale alla ribalta. Il suo capoluogo Leeuwarden, infatti, una piccola cittadina con unaflorida cultura dei bar, un’eclettica offerta commerciale e canali su cui si affacciano case storiche, sarà Capitale Europea della Cultura 2018. La città prevede un programma ricco di installazioni, festival ed eventi, tra cui una mostra al Fries Museum ispirata a uno dei nomi più noti di Leeuwarden: l’artista M.C.Escher.

Oltre la città, i fertili campi intersecati da una rete di canali fanno da cornice a una nuova strada dell’arte – Sense of Place – che celebra l’ammaliante bellezza del paesaggio e che diventa il piatto forte di questo tranquillo quartetto di isole poste nel Wadden Sea, Patrimonio Mondiale dell’Unesco: il luogo perfetto incui rifugiarsi tra dune di sabbia, spiagge lunghe e piane di marea.

4. Kosovo

Continuamente menzionato come destinazione in crescita, il minuscolo Kosovo, incuneato tra catenemontuose nel cuore dei Balcani, è in qualche modo rimasto al di sotto dei radar della maggior parte deiviaggiatori. Ma con le celebrazioni dei 10 anni della sua (a lungo discussa) indipendenza, nel 2018 le cosesembrano destinate a cambiare.

Crescendo con energia, la seconda nazione più giovane al mondo vanta anche la popolazione media più giovane d’Europa, ed è proprio la sua vivacità a carburarne lo sviluppo. La sezione kosovara della
Via Dinarica offre spettacolari picchi e vedute affacciate su paesaggi spettacolari; ogni estate aumenta
il numero di cinefili che si raduna al Dokufest, un’acclamata rassegna che si svolge nella sublime città ottomana di Prizren; e quando il trekking e il festival sono terminati, resta il promettente vino regionale diRahovec, che richiama i visitatori con decine di vigneti.

5. Provenza, Francia

Nessun luogo rappresenta l’art de vivre francese come la Provenza. Indulgete nel vostro lato piùromantico tra campi di lavanda e oliveti che da sempre catturano l’immaginario artistico; rilassatevi suuna costa tempestata di borghi affascinanti e calanche turchesi; esplorate la chic Aix-en-Provence e la movimentata Marsiglia, che tra le sue stradine nasconde bar di tendenza, ristoranti stellati e una crudaarte contemporanea locale.

L’arte qui continua a fiorire con l’apertura, quest’anno, degli spazi espositivi della Fondazione Carmignac sull’isola di Porquerolles. Inoltre un notevole programma artistico avrà luogo nella riqualificata fabbrica dei treni, la Fondation Luma, ad Arles, ristrutturata da Frank Gehry.

6. Dundee, Scozia

Con l’apertura del V&A a settembre, Dundee è una città con lo sguardo rivolto verso il futuro. Appollaiata all’estremità di Craig Harbour, la struttura angolare in calcestruzzo progettata dall’architetto Kengo Kuma, trae ispirazione dai contorni della scogliera scozzese e sarà il maggiore centro del design nel paese, ospitando 300 anni di innovazione.

Del resto idee straordinarie hanno bisogno di un luogo straordinario in cui essere riposte, e questo museofuturistico è il primo passo di un progetto da 1 miliardo di sterline e 30 anni di lavori che prende spunto dal premio ricevuto dall’UNESCO come Città del Design nel 2014. Lo sviluppo trasformerà il lungomare storico in un salotto collettivo sulle sponde dell’argenteo fiume Tay, e promuoverà la scena creativa che continua ad attirare alcuni dei migliori e più visionari talenti britannici.

7. Piccole Cicladi, Grecia

Sparse nel Mar Egeo tra Naxos e Amorgos, le Piccole Cicladi sono sottovalutate dai viaggiatori che arrivano in questa affascinante parte di mondo, sebbene una di queste, Koufonisia, sia diventata piuttosto gettonata tra i viaggiatori più informati. Dirigetevi verso queste bellezze per avere un assaggio delle isole greche così come erano dieci anni fa, specialmente Iraklia, Schinousa e Donousa.

La loro bellezza sta nella semplicità, nelle taverne sulla spiaggia, nella lentezza con cui si affronta la vita e nel senso di eternità nell’aria: tutti ingredienti perfetti per staccare la spina. Ma non aspettate troppo per visitarle: sta crescendo il numero di traghetti ad alta velocità che aggiungono le Piccole Cicladi alle proprie destinazioni, in particolare Koufonisia, la stella nascente dalle spiagge attraenti e dalla lunga e imbiancata strada principale piena di ristoranti e caffè.

8. Vilnius, Lituania

Gli altri due stati baltici hanno goduto dell’attenzione dei viaggiatori negli utlimi anni, ma la capitale lituana, Vilnius, ha approfittato della calma per metter su una scena alternativa. La sua storia affascinantema tormentata resta palpabile, nello splendore del centro storico barocco così come nei dolorosiricordi del ghetto ebraico all’epoca della seconda guerra mondiale; tuttavia è una città giovane e pienad’energia, oltre che indubbiamente in crescita.

Un’atmosfera cool ma sottovalutata aleggia nell’aria: il quartiere degli artisti Užupis è rinato e vanta nuovi spazi creativi, mentre la fiorente scena dei microbirrifici va in coppia con i ristoranti ispiranti alla nuovacucina nordica per confrontare numerosi rivali sul Mar Baltico. Quest’anno, inoltre, si celebra il centenariodell’indipendenza lituana con un programma che dura per tutto il 2018 e che include un interessantefestival musicale a luglio. In questi cento anni Vilnius ha trovato la sua voce, ferma e particolare, ed è soltanto questione di tempo prima che il mondo se ne accorga.

9. Valle di Vipava, Slovenia

Animata da borghi in terracotta e spirali gotiche, circondata da vigneti che si distendono sulle gentilicolline: la Valle di Vipava si potrebbe scambiare con l’idilliaca Toscana rurale. Ma queste fertili vallivinicole, delimitate a nord e a sud da ripidi pendici carsiche, sono ancora ampiamente sconosciute e si nascondono in piena vista, subito a ovest di Lubiana.

Le viti sono state coltivate per millenni in Slovenia, ma solo ora il paese è diventato patria di produttoriimportanti, che sperimentano uve e tecniche, ottengono ottimi risultati e attraggono avventurosi amantidel buon vino. Il modo migliore per esplorare la valle è su due ruote: i tour in bicicletta si fanno stradalungo tranquilli sentieri tra le vigne e si soffermano nelle cantine per degustazioni e quattro chiacchierecon i produttori.

10. Tirana, Albania

Difficile immaginare una città migliore di Tirana come punto strategico per viaggiare, vista la sua posizione tra la costa adriatica e le Alpi Albanesi. Ma non è soltanto una città di passaggio, è piuttosto una vigorosa metropoli che ha subito una grande trasformazione grazie al suo ex sindaco (attualmente Primo Ministro dell’Albania), che ha tinteggiato di colori vivaci gli edifici, ha incoraggiato i pendolari nella scelta della bicicletta come mezzo di trasporto e ha posto grande enfasi sugli spazi verdi. Il risultato è evidente.

Un giorno tipico potrebbe includere l’ascesa in funivia dal centro al punto panoramico Mount Daiti, l’indugiare su esperienze slow food nelle osterie locali e infine un’uscita notturna tra cocktail lounge e boutique di alta moda nel quartiere di tendenza, un tempo territorio di vertici comunisti e politici corrotti.

redazione