Fengdu, città dei morti giapponese

Fengdù è una città situata sulla costa nord del fiume Yangtze. Sorge a 170 chilometri a est di Chongqing e da oltre 2000 anni è nota come “la città dei fantasmi”.
Secondo la tradizione cinese,  Fengdu sarebbe  il luogo di transito per tutte le anime dei defunti. Il poeta Li Bai, della dinastia Tang, scrisse di Fengdu:”Un giorno, tutte le persone del mondo saranno cittadini di Fengdu.”

Con queste premesse, piuttosto che consigliarvi di visitarla, verrebbe spontaneo suggerirvi di portare pazienza. Tuttavia, leggende e superstizioni a parte, Fengdu è una località che vi permetterà di immergervi in quella cultura cinese, antichissima e magica che appare tanto estranea a noi occidentali.
Il monte Ming è il luogo maggiormente permeo di tradizioni e atmosfere. Su di esso gli antichi abitanti della città edificarono la maggior parte dei templi esistenti oggi a Fengdu, trasformandola nel fulcro delle più importanti dottrine spirituali orientali: Buddismo, Taoismo, Confucianesimo.

Ma a cosa deve Fengdu la sua nomea di “ghost city”?

I primi resoconti sono vecchi di 2000 anni e risalgono all’epoca della dinastia Han, quando due ufficiali della corte imperiale di nome Yin Changsheng e Wang Fangping, scelsero proprio il monte Ming come luogo dove dedicarsi interamente alla religione Taoista. Per mezzo di un percorso spirituale durato anni, Yin e Wang riuscirono a raggiungere l’immortalità. L’unione dei loro nomi “Yinwang” in cinese significa “re dell’inferno”. L’insegnamento principale ricavato dalle loro dottrine, molto caro anche ai fedeli cristiani, è che l’aldilà sarebbe suddiviso in due “zone”, una celestiale, riservata ai buoni di spirito, mentre l’altra infernale e terribile per tutte le anime malvagie.
Uno dei templi costruiti sul monte Ming riflette esattamente questo concetto, adornato da inquietanti statue demoniache e dipinti dove sono raffigurati uomini in pena, torture e ambienti tetri e inquietanti.
Nel corso degli anni i templi svolsero un ruolo preponderante nella vita religiosa cinese: furono anche scelti dai sacerdoti come luoghi per espellere il male dalle anime dei viventi, per mezzo di esorcismi e altri rituali.
La cultura cinese dell’aldilà è molto articolata: secondo la tradizione, le anime dei morti prima di accedere all’altro mondo devono transitare per tre “porte”, che si trovano guarda caso tutte nella città di Fengdu.

La prima di esse è nota come  ponte “nothing to be done” (nulla può essere fatto). Realizzato ai tempi della dinastia Ming, il ponte fungerebbe da tramite fra questo mondo e il mondo dei morti e rappresenterebbe un “test” per distinguere le anime pie da quelle malvagie. Anche i turisti sono invitati a transitare dal ponte perché, secondo le tradizione, questo porterebbe loro grande fortuna. La seconda porta è il passo dei fantasmi torturati. Sarebbe l’ultimo luogo di transito per tutte le anime dannate. Intorno alla porta da cui le anime sono costrette a passare si trovano 18 statue di demoni guardiani.
L’ultimo valico è il palazzo di Tianzi. Costruito oltre 300 anni fa, il palazzo si estende per quasi tremila metri quadrati e rappresenta l’ultimo test per le anime dell’aldilà. Davanti al cancello del palazzo è posta una pietra, dove gli spiriti dovranno sostare per tre minuti su un piede solo. Il peso delle colpe renderà impossibile per gli uomini malvagi mantenere l’equilibrio, facendoli sprofondare all’inferno.

Visitare Fengdu

In città sorgono 75 templi taoisti e buddisti, la maggior parte di essi sul fatiscente monte Ming, dove secondo la tradizione Taoista gli spiriti transiterebbero un’ultima volta prima di trovare riposo (o dolore) nell’aldilà. Il monte di per se non passa inosservato: Sulla sua parete è infatti bene in mostra una delle più grandi sculture su roccia del mondo, raffigurante un enorme volto pallido che dall’alto sovrasta l’intera cittadina.
Un altro luogo d’interesse a Fengdu sono le cave di neve e giada. Si trovano sulla riva opposta del fiume Yangtze alla città dei fantasmi. Sono lunghe circa 1600 metri e divise in 6 sezioni. All’interno di queste caverne i turisti potranno godere di spettacolari viste naturali. Le cave devono il loro nome alla presenza di stalattiti e stalagmiti dai colori più variopinti che in alcune zone sono assimilabili a quelli della neve o della giada.
Un periodo interessante per visitare Fengdu potrebbe essere il mese di Marzo. Dal 3 Marzo fino al 15, nella città vengono rievocate per mezzo di celebrazioni, rituali e spettacolari attrattive, le tradizioni che hanno reso Fengdu la unica e sola città dei fantasmi cinese.

Come arrivare a Fengdu

L’Aeroporto più vicino alla cittadina è lo Chongqing Jiangbei airport. Purtroppo non ci sono voli diretti dall’Europa, e per raggiungerlo  dovrete prima transitare da Pechino, comunque ben collegata con l’Italia con voli diretti da Roma e Milano. Uscendo dall’aeroporto di Chongqing percorrete a piedi qualche metro fino alla piazza dove si trovano i taxi e le fermate degli autobus. Prendete il bus 608 e scendete al capolinea, la stazione di Chaotianmen. Da li c’è il collegamento diretto con la città di Fengdu.

redazione