Dall’Italia si alza un coro unanime: riaprire quanto prima le attività commerciali

I presidenti delle regioni sono decisi e chiedono a gran voce che le attività, possano riaprire per garantire la vivibilità della nazione. La richiesta sembra prendere il consenso del governo, che stabilisce un calendario di aperture ed un protocollo di sicurezza per ciascuna attività aperta al pubblico. Così a partire da Bolzano e tutto l’alto Adige, l’Italia pian piano riparte, ogni regione con la sua data e con lo sguardo fisso all’indice R che commenta i contagi, se il suo valore si abbassa, le riaperture possono anche anticipare ed aumentare sempre di più, se il numero si alza, si possono rimettere restringimenti. Il via libera arriverà da Conte nella videoconferenza con i ministri Boccia, Speranza e i governatori anche e soprattutto alla luce dei buoni dati sul contagio. L’indice di contagio non è mai andato oltre lo 0,7, un range sufficiente per potere premere il tasto play. A metà settimana saranno quindi rilasciati i protocolli di sicurezza elaborati dal Comitato tecnico scientifico, quindi verrà firmato un nuovo dpcm che consentirà le riaperture sull’intero territorio nazionale di bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici, a partire dal 18 maggio.   

I protocolli di sicurezza per bar e ristoranti, prevedono che i clienti verranno fatti accomodare all’aperto. Sarà questa la linea guida per la riapertura di bar e ristoranti: sfruttare al massimo gli spazi esterni, se ci sono. In ogni caso la capienza dei locali sarà molto limitata, prevedendo almeno uno spazio di quattro metri quadrati a cliente, nota mal commentata dal governatore Zaia, che ritiene la normativa altamente limitante per molti ristoratori. Se siedono allo stesso tavolo e ci sono i separatori in vetro o plexiglass la distanza tra cliente e cliente potrà essere ridotta anche a un metro e mezzo. La prenotazione sarà altamente consigliata, i buffet completamente aboliti. Le mascherine saranno obbligatorie prima e dopo i pasti, gli esercenti dovranno mettere a disposizione all’interno dei locali prodotti igienizzanti. L’obbligo di mascherine c’è ovviamente per i dipendenti, sia per chi serve che per chi lavora nelle cucine.
Per quanto riguarda i negozi ed i parrucchieri, le normative prevedono che ogni capo d’abbigliamento, venga indossato nei camerini di prova, muniti di guanti e mascherine, non è necessario la sanificazione per ogni prova, mentre è indispensabile la sanificazione quotidiana degli ambienti. I negozi con un area sotto i 25 metri quadri, potranno far entrare un cliente per volta,  non si potrò sostare nelle vie d’ingresso, le uscite, qualora siano doppie,  dovranno essere adibite una all’ingresso ed una all’uscita dei clienti. Anche per i parrucchieri, oltre a tutti i dispositivi di sicurezza previsti (mascherina, guanti, visiere) . resta valida la regola di un un solo cliente alla volta. Ne saranno consentiti più di uno solo se le postazioni di lavoro si trovano alla distanza necessaria. Nessuno dovrà aspettare il proprio turno all’interno, anche per questo la prenotazione del servizio sarà obbligatoria.
Nessuna previsione al momento per le attività considerate ad alto rischio, come cinema, teatri, concerti, eventi pubblici e sportivi, oltre che piscine e palestre. Mentre gli stabilimenti balneari dovrebbero ripartire a fine mese: sarà decisivo l’indice R0 rilevato nella settimana tra il 18 e il 25 maggio.
Dal 18 maggio, si potranno effettuare spostamenti verso le seconde case, purchè nell’ambito della stessa regione, per i viaggi fuori regione si aspettano dati confortanti in merito al numero dei contagi.
Riaprono anche i musei, con il rispetto di evitare assembramenti ed il mantenimento delle dovute distanze, obbligo di utilizzare mascherine e guanti protettivi.
Alessandra Filippello