Alla luce di tutto quello che siamo costretti a mandare giù come se nulla fosse, non possiamo svelare molto per come affrontare e risolvere molte controversie della vita, ma possiamo provare a dare dei buoni consigli per come migliorare le nostre capacità di evacuazione corporale, ovvero come defecare meglio. Innanzitutto, vogliamo aggiungere una nota anche culturale al tema, in Germania, c’è un museo a Monaco di Baviera che decisamente bisognerebbe andare a vedere, almeno per farsi una cultura su questo argomento. Si tratta del Nachttopfmuseum, ovverosia il “Museo dei vasi da notte”. Sono esposti questi particolari oggetti che sono appartenuti a re, regine e importanti personaggi. Come si dice: quando scappa… Scappa! Ma da questi piccoli mobili, passiamo a quelli più stabili. Forme di WC erano presenti già all’epoca romana, più o meno perfezionati nei secoli a venire. Ma a rendere più stabile questa esigenza, ci ha pensato nel XVIII secolo lo scozzese Alexander Cummings, che inventò il sifone, bloccando così le esalazioni maleodoranti. Un secolo dopo, nel 1886, l’inglese Thomas Crapper inventò lo sciacquone, e da allora le altre modifiche saranno solo estetiche. Da decenni nel mondo occidentale, per “liberarsi”, si adotta la posizione da seduti. Secondo però degli studi condotti dal medico israeliano Dog Sikirov, la posizione migliore è un’altra.
In effetti, quella da seduti è una posizione solo apparentemente più comoda. Nell’antichità, invece, tutti prendevano la posizione accovacciata, quella che oggi si utilizzerebbe nel cosiddetto WC alla turca o toilette e che è molto diffusa in altri continenti.Il vantaggio di questa posizione è che crea l’angolo ideale. Nella posizione seduta, invece, si crea una costrizione per cui bisogna sforzarsi di più. Sua conseguenza sono disturbi e possibili distacchi di retina all’occhio. Per recuperare in un certo qual modo la posizione accovacciata, è possibile aggiungere un piccolo sgabello sotto i nostri piedi. È un sistema che funziona abbastanza bene e quelli che l’adottano ne sentono il giovamento.