Cheap festival: l’attivismo dipinge i muri di Bologna

Molto cheap ma non nelle intenzioni e soprattutto nei fatti. Cheap festival (@cheapfestival) si definisce su Facebook un’ “impresa locale” ma è molto (molto!) di più: è un progetto di street poster art che finalmente parla senza peli sulla lingua. Messaggi a lettere cubitali, colori dissonanti, disegni che si spiegano senza aprire bocca e soprattutto attivismo: tutto questo è Cheap festival. In modo più formale? É un progetto fondato da 6 donne (evviva!) a Bologna nel 2013. Nasce come un festival (da qui il nome), ma, come dicono loro, ha “avuto il buonsenso di diventare altro”.

IG: @cheapfestival

Sono moltissime le campagne che hanno proposto e sostenuto. Un esempio lampante è un progetto il cui nome non potrebbe essere più azzeccato e irriverente: “La lotta è fica” Quindi si parla di donne? Si, ancora…e ancora! Lo scopo era rappresentare il femminismo, la lotta antirazzista, messaggi di body positive, la femminilità queer e tanto tanto altro! Vi siete stufati di sentir parlare di femminismo? É un vero peccato perché Cheap festival no… e nemmeno noi! Cheap Festival da voce quindi a questa stupenda e sfaccettata realtà grazie a una serie di poster meravigliosamente sfrontati affissi a Bologna in Via dell’orso disegnati da diversi illustratori fra cui Yole Signorelli (@fumettibrutti).

Non solo femminismo però, ma anche temi che passano in sordina, ignorati perché si ha paura a parlarne, come la lotta e la sensibilizzazione contro l’AIDS. Questo genere di lotta, e Cheap Festival lo sa bene, si fa anche tramite i social e quindi hanno lanciato per l’occasione l’hashtag #endAIDS che diventa anche il nome del progetto. Un nome forte e dirompente per una malattia di cui si parla davvero troppo poco. Ad illustrare i poster sono cinque illustratori italiani molto legati alla realtà bolognese: Jacopo Camagni, autore anche di Marvel, Panini e Bonelli, Flavia Biondi, Giopota e Julie Maroh.

Non pensate, però, alla solita campagnina contro l’AIDS stile “usate il preservativo” e tanti saluti a tutti. Cheap Festival parla di questo mondo ovattato ad ampio raggio. Quindi prevenzione certo, ma anche convivenza con la malattia, le terapie e l’estinzione di uno stigma perché l’amore non viene di certo fermato dall’AIDS. Questo lo sapeva bene Fernando Iaino, immunologo di grande prestigio morto l’anno scorso che ha speso la vita a lottare da medico contro questa patologia. Infettivologo fra i massimi esperti che rimase celebre per il suo bacio appassionato davanti alle telecamere scambiato con una donna malata di AIDS.

fonte: Wikipedia

E poi sensibilizzazione sul global warming e l’ur-fascismo, una collaborazione con Non una di meno e tanto altro ancora. Cheap Festival è sempre più attivo e noi non aspettiamo altro che vedere le città piene di questi poster colorati, messaggi prepotenti e le nuove iniziative che arriveranno. We are Cheap and you?

Rebecca Bertolasi