Carlos Alcaraz, la nuova era è iniziata: a 19 anni sul tetto del mondo

A diciannove anni sul tetto del mondo, chi poteva dirlo? La serata di New York e dell’ultimo ruggito del “Us Open”, ha regalato al mondo del tennis una definitiva (e storica) consacrazione, quella di Carlos Alcaraz. Classe 2003, lo spagnolo supera Casper Ruud in 4 set 6-4 2-6 7-6(1) 6-3, realizzando il sogno di ogni tennista: diventare il primo al mondo, il n.1 ATP. Oggi più che mai, una nuova era del tennis sembra essere iniziata e – da buon spagnolo qual è – Alcaraz si candida fortemente a proseguire la strada tracciata da Rafa Nadal.

Carlos Alcaraz da record: inizia una nuova era

Il profilo di Carlos Alcaraz non si scopre di certo oggi, è chiaro. Ma quanto accaduto a New York è senza dubbio storico, magico. Dall’infinito duello con Sinner alla finale con Casper Ruud, sconfitto in quattro set. Con i suoi diciannove anni (saranno venti a maggio), Alcaraz diventa il più giovane numero uno al mondo da quando la classifica è computerizzata.

Uno Slam magico quello del giovane talento spagnolo, il primo vinto in carriera. “Per me è toccare il sogno del bambino, vincere uno Slam, diventare il primo al mondo”spiega Carlos Alcaraz al termine della sfida finale del Us Open. Poi, prosegue ancora il nuovo numero uno al mondo: “Devo tanto alla mia famiglia. Nel percorso tante decisioni complicate per me le hanno prese i miei genitori e il mio team. Le lacrime dopo la vittoria ? Erano per mia mamma che non è qui, per mio nonno”. 

Marco Cavallaro