Al Niguarda di Milano, si reca dal padre ricoverato, scopre che è morto il giorno precedente

Ogni giorno, regolarmente si recava in ospedale dove il padre era ricoverato per avere sue notizie, nonostante le regole del covid non le permettessero l’accesso, veniva ad informarsi con il personale sanitario chiedendo le sue condizioni. La protagonista dell’accaduto è una odontoiatra monzese, il cui padre, ricoverato all’ospedale milanese di Niguarda, era morto un’ora e mezza dopo la sua ultima visita il giorno precedente. Pur avendo continui contatti telefonici con il personale del reparto, nessuno ha avvisato la donna, che ha deciso quindi di avanzare una richiesta di risarcimento dei danni, a causa dello shock emotivo subito. Come riporta Il Giorno, la signora si recava quotidianamente in ospedale per salutare il padre di 94 anni ricoverato dal 20 settembre. A causa delle misure adottate per contenere il Covid-19, la donna poteva sostare solo pochi minuti, ma veniva aggiornata dal personale medico del reparto a cui aveva lasciato il suo numero di telefono. La figlia, però, ha scoperto della morte del padre soltanto quando, arrivata in ospedale, ha trovato il suo letto vuoto. Le è stato riferito che l’anziano era scomparso alle 14:45 del giorno precedente, appena un’ora e mezza dopo l’uscita della donna dall’ospedale. La donna ha quindi deciso di denunciare l’accaduto, rivolgendosi ad un avvocato. “La mia assistita, in ragione dell’inammissibile comportamento dei sanitari ha subito uno shock emotivo che si è aggiunto allo sgomento per la perdita del padre”, si legge nella lettera scritta dal legale e indirizzata all’ospedale. L’avvocato della donna ha spiegato che procederanno con una richiesta di risarcimento dei danni, ma che prima la sua assistita “attende le scuse formali per l’accaduto e le motivazioni di un tale comportamento”.

Alessandra Filippello