Vi presentiamo il nuovo superfood del 2018. No, non stiamo parlando del kefir e nemmeno del tè matcha; il protagonista del nuovo anno sarà la Moringa.
La Moringa oleifara è una pianta che cresce spontaneamente nel nord dell’India ma i suoi benefici sono conosciuti in tutto in mondo. L’albero miracoloso possiede infatti 9 amminoacidi essenziali, 27 vitamine e 46 antiossidanti diversi; ha la capacità di prevenire circa 300 malattie e può crescere in qualsiasi tipo di terreno.
Questa pianta può contenere sino a 4 volte più calcio della stessa quantità di latte e 7 volte più vitamina C contenuta nella stessa quantità di arancia.
Si utilizzano tutte le parti della Moringa sia in cucina che altrove. I fiori e le foglie hanno un sapore piacevole e possono essere cucinate in diversi modi, ad esempio nelle minestre; i fiori contengono molti carboidrati e sono dunque molto nutrienti e stimolano il senso di sazietà; le foglie invece hanno un sapore leggermente piccante che può essere utilizzato anche per la produzione di succhi di frutta. Si consumano anche i frutti, dei baccelli dal gusto simile al fagiolo, e le radici, che si potrebbero paragonare alle carote. Sul mercato è perlopiù reperibile in polvere sia in erboristerie che online; si presenta con la densità del tè matcha ed è possibile farne degli infusi oppure insaporire i condimenti; esiste inoltre anche la Moringa sotto forma di integratore da assumere in capsule;
I baccelli ed i semi di questa pianta inoltre sono utilizzati per la purificazione dell’acqua piovana; al loro interno contengono un polielettrolita cationico che si è dimostrato fondamentale per questo utilizzo e completamente biodegradabile. Il sito di Greenme afferma a tal proposito che il segreto “sta nel seme che contiene olio e alcune proteine speciali e che una volta spremuto si trasforma in una polvere in grado di attirare batteri, altri organismi, limo e argilla”. La FAO ha dimostrato che inserendo tra i 30 e i 200 milligrammi di polvere dei semi di meringa in un litro di acqua dopo circa un’ora circa il 98% dei batteri verrà eliminato.
La purificazione dell’acqua e le numerose proprietà nutritive di questa pianta la rendono una pianta fondamentale per la sopravvivenza delle popolazioni della catena Himalayana nella quale cresce. Inoltre la resilienza che la contraddistingue accompagnata dalla capacità di poter vivere in qualsiasi condizione meteorologica ci permette di poterla coltivare ovunque, persino nel nostro giardino.