Dal “Pan de’ Toni” al panettone, la storia del dolce natalizio di Milano

Il panettone è uno dei simboli del natale italiano, ma da quando abbiamo iniziato a portare questo dolce sulle nostre tavole?

Il panettone è legato alla tradizione culinaria milanese e la leggenda racconta che il dolce sia nato nelle cucine dei signori di Milano o come esperimento di un giovane innamorato. Secondo una prima narrazione, bruciato il dolce previsto per la cena ducale, il cuoco al servizio degli Sforza si sarebbe affidato al dolce sostitutivo proposto dal garzone Toni.

Uvetta, burro, uova, farina e scorza di cedro sono gli ingredienti che vengono mescolati in quello che, alla tavola dei signori, viene presentato come ‘‘pan del Toni’’. Il falconiere Messer Ulivo degli Atellani è innamorato della giovane Algisa e si fa assumere come garzone dal padre. Per sorprendere la famiglia della ragazza inventa un nuovo dolce: un pane con uvetta che entusiasma tutta la città.

Il panettone è rimasto nella tradizione di Milano e proprio in questo periodo dell’anno gli storici produttori meneghini iniziano a mettere in vendita il dolce natalizio. La pasticceria di Giovanni Cova (1930), della Martesana (1966) e Peck sono già pronte a ricevere le ordinazioni sui panettoni che, come marchio registrato, devono rispettare la produzione artigianale. Questi sono solo alcuni dei posti più frequentati dai milanesi e, tra gli altri, vi segnaliamo Vergani (1994). Antica pasticceria milanese, quest’anno ha lanciato l’iniziativa del “panettone sospeso” per cui si può acquistare in negozio la propria confezione e pagarne una per la beneficenza organizzata dall’onlus ‘‘Pane quotidiano’’.

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Alice De Matteo