Come richiedere prestiti per le imprese per uscire dalla crisi Coronavirus

In un periodo di crisi economica davvero molto importante, paragonabile a quello relativo al post seconda guerra mondiale, il governo italiano ha cercato di introdurre dei provvedimenti, per cercare di ridurre al minimo un’emorragia lavorativa che potrebbe mettere in ginocchio il paese.

Gli effetti economici della pandemia Coronavirus infatti, dovrebbero manifestare i loro effetti devastanti soprattutto nel periodo estivo ed in quello autunnale. Si profila infatti una stagione di proteste che potrebbero avere i contorni della rivolta popolare. Il piano del governo ha previsto finora in bonus di 600 euro per le partite IVA, la cassa integrazione speciale, ed altre misure integrative per le famiglie, in grado di contrastare la dilagante crisi economica, causata da una evidente assenza di introiti per una gran fetta di lavoratori italiani.

Ovviamente questi provvedimenti non sono risultati sufficienti a far fronte ad una crisi cosi profonda. Per questo motivo, io governo in ha ideato una nuova misura. Si tratta dell’erogazione di prestiti in favore delle partite IVA, con accesso agevolato e tassi d’interesse molto convenienti.

Prestito alle imprese: cosa è e chi può richiederlo

Le imprese per evitare il tracollo ed in molti casi la chiusura definitiva, potranno chiedere un prestito “agevolato” allo Stato. Detto così, sembrerebbe una cosa un po’ strana, perché un prestito per un’impresa già in difficoltà e molto probabilmente con debiti pregressi, potrebbe essere il cosiddetto colpo di grazia.

Il prestito per contrastare la crisi da Coronavirus invece potrebbe essere interpretato come il classico salvagente, lanciato in mare verso colui che sta affogando, e che ormai di trova senza più speranze. Questo salvagente infatti consentirà alle imprese, di poter riaprire, sanando delle situazioni che altrimenti sarebbe stato praticamente impossibile affrontare. Il prestito statale ha un budget da 25 mila euro.

Il primo articolo del decreto legge 08 aprile 2020, n. 23 sancisce chi sono le imprese al quale è rivolto il provvedimento. Esso recita così: “Al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia, colpite dall’epidemia Covid-19, diverse dalle banche e da altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, SACE S.p.A. concede fino al 31 dicembre 2020 garanzie, in conformità con la normativa europea in tema di aiuti di Stato e nel rispetto dei criteri e delle condizioni previste dai commi da 2 a 11, in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e degli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese” – fonte salute.gov.it.

Da ciò si evince che la platea di coloro che vi possono accedere è abbastanza ampia e articolata, e che l’accesso sarà assolutamente facilitato. La somma totale messa a disposizione dal provvedimento è di 400 miliardi di euro; cifra certamente importante che potrebbe effettivamente rappresentare un aiuto concreto per le imprese italiane presenti all’interno dei confini nazionali.

Condizioni per l’accesso e come richiederlo

Per accedere al prestito comunque vi sono delle condizioni alle quali le imprese dovranno sottostare. È una infatti richiesto una sorta di “certificato di buona salute” dell’impresa, che in sostanza dovrà dimostrare di essere in grado di poter onorare il prestito, che avrà un tasso di interesse di circa il 2%.

Le imprese che vogliono usufruire del prestito con la garanzia statale devono fare domanda compilando un modulo, scaricabile dal sito fondidigaranzia.it. La domanda deve essere compilata e quindi inviata alla banca tramite mail. Va poi allegato inoltre la scansione di documento di identità valido, che prova la nostra identità. L’operazione, quindi, avviene solo ed esclusivamente in via telematica, per evitare file ed assembramenti non consentiti.

Altra novità è rappresentata dal fatto che non è necessario avere un proprio conto corrente nell’istituto bancario in cui si chiede il prestito, né bisognerà aprirne uno per ottenere il prestito. Per un presentare domanda bisognerà compilare il modulo in tutte le sue parti, autocertificando di non avere carichi giudiziari pendenti, specificando anche se sono stati chiesti in precedenza aiuti statali.

Nella domanda vanno riportati i dati dell’ultimo esercizio contabile, ed indicato il codice ATECO. Inoltre va specificata quale sia orientativamente la “perdita economica” causata dalla pandemia Coronavirus. Infine va spiegato il motivo per il quale si sta chiedendo si accedere al prestito facilitato promosso dallo Stato. Insomma un aiuto interessante, per chi si trova a vivere una situazione di difficoltà, qualche mese fa nemmeno lontanamente immaginabile, nemmeno dai più pessimisti.

redazione