Bento: quando il cibo diventa arte

Nella cultura Giapponese, quella del cibo e del mangiar bene è stata sempre tramandata per generazioni, e per generazioni la loro cucina si è evoluta in piatti che tutti noi abbiamo imparato ad amare, soprattutto il sushi! Piatti preparati come se fossero un’opera d’arte, con una precisione meticolosa e dai sapori unici e colori inconfondibili, ma come si comportano i giapponesi quando devono prepararsi il pranzo al sacco? Ci mettono ancora più fantasia! Le mamme si impegnano a creare i bentō per i propri figli non solo buoni da mangiare, ma anche belli da vedere!  La sua storia è molto antica, risale infatti al Periodo Kamakura (1185 – 1333) dove il riso cotto veniva messo in alcune scatoline per il trasporto, in seguito questa tecnica venne affinata sempre di più. Nel periodo Edo (1603-1867) i viaggiatori portavano queste scatoline di bamboo con dentro due onigiri (palline di riso) per i loro viaggi. Nello stesso periodo, nasce il Makunōchi bentō, ovvero si aggiunse al riso anche il salmone alla griglia, un uovo in camicia ed altro. Nel periodo Meiji (1868-1912) invece vediamo la comparsa del primissimo Ekiben (o ekibento) il bento venduto alle stazioni, che consisteva in un paio di onigiri e un piccolo sottaceto chiamato Takuan in una scatola di bamboo. Anche ora esistono gli ekiben, ma hanno un aspetto molto più ricco

Da ricordare il Kamameshi bentō, venduto alla stazione ferroviaria della prefettura di Nagano. Sono cucinati e serviti in pentolini di metallo, che fungono anche da souvenir.

Noriben è il bentō più semplice, con riso bollito avvolto in alghe nori, imbevute nella salsa di soia. Sake bentō è un bentō semplice  con salmone alla griglia come piatto base. Shidashi bentō è fatto nei ristoranti e consegnato durante il pranzo, è spesso mangiato in occasioni speciali come feste o funerali. Solitamente contiene tempura, riso e verdure a fettine. A volte sono disponibili shidashi bentō con cibo europeo. Sushizume è un bentō che contiene solo sushi. Nel Tori bentō troviamo  in pezzi di pollo cotto in una salsa servita sopra al riso. Hinomaru bentō è il nome per un bentō formato da riso bianco con al centro un umeboshi (una prugna salata) che va a ricordare la bandiera giapponese Hinomaru, che ha uno sfondo bianco con un cerchio rosso al centro. Hayaben è un bentō mangiato prima di pranzo, quando si sa che si avrà un pasto poco dopo. Chūka bentō contenente cibo cinese “inventato” in Giappone. In occidente, il bento è diventato famoso grazie agli anime che vedono le nostre eroine preferite come Sailor Moon, gustare deliziosi bento

Oggi ci sono mille contenitori diversi per il bento, uno più bello dell’altro e adatto a tutti. C’è chi lo vuole “Kawaii” ovvero tutto rosa e pieno di animaletti dolci che fanno una bellissima figura anche chiusi.

Altri invece  sono più eleganti e tradizionali.

Vi lasciamo quindi, con alcune idee per chi volesse provare a creare il proprio bentō! Buon appetito!

Rori Manami