Viaggia con noi nell’Età di Mezzo! Ecco 5 invenzioni medievali

Quando si pensa al Medioevo come l’epoca buia, in cui scienza, cultura e arte sono state completamente obnubilate dalla religione da da monaci bigotti, intenti solo a bruciare streghe e libri proibiti, ebbene: prendete in mano un manuale e mettetevi a studiare. Al di là del bigottismo di qualche frate, gli uomini medievali hanno inventato molti oggetti che oggi sono d’uso comune. In ogni caso, l’anonimato è comunque d’obbligo: come in campo artistico (salvo giganti come Giotto, Simone Martini o Cimabue), noi non conosciamo il nome di nessun inventore.

Ma che cosa si inventò nel medioevo di così importante ancora oggi? Forse vi sorprenderà sapere che 5 oggetti che avete sempre sotto gli occhi sono stati inventati da anonimi artigiani medievali. Siete curiosi? State un po’ a sentire

La prima invenzione medievale che verrà svelata sono gli occhiali. Con molta probabilità, gli occhiali vennero inventati non prima del 1352 nella repubblica di Venezia. Oggi, nella chiesa di San Nicolò a Treviso, è presente un ciclo di affreschi che rappresenta alcuni monaci che leggono con dei grossi occhiali, dalla montatura decisamente ingombrante. Questa è una delle prime testimonianze dell’uso degli occhiali. Sempre a Venezia (e nella fattispecie a Murano) vennero ideate già nel 1100 alcune sfere o lenti che servivano ad ingrandire gli oggetti, progenitori dei nostri moderni occhiali. L’esigenza di correggere la propria vista era però già sentita nell’antichità, dal momento che il filosofo Seneca avrebbe ammesso l’esistenza di sfere di vetro usate per ingrandire le immagini.

Una seconda invenzione, la cui natività medievale è forse più conosciuta, è l’aratro. Legato alla cosiddetta “rivoluzione agricola” dopo l’anno Mille, l’aratro fu una delle invenzioni che rivoluzionarono la storia e l’agricoltura. Sarebbe meglio essere più specifici: l’aratro era usato sin dall’alba dei tempi. Il nuovo aratro medievale fu più leggero, trainato da cavalli anziché da buoi e più maneggevole, per poter così arare anche in zone dove prima risultava difficoltoso. Inoltre l’aratro era dotato di ruote e di un vomere capace di rigirare la terra. Il lavoro venne infine agevolato dal collare a spalla, che sostituì il collare al collo, più scomodo nella trazione del peso.

E’ medievale anche l’orologio. Il primo sistema utilizzato per il funzionamento degli orologi era lo scappamento, ovvero la trasformazione del moto oscillatorio in moto rotatorio. In poche parole: il funzionamento dell’orologio a pendolo. La teorizzazione del sistema a scappamento risale già all’antica Grecia, ma la sua prima applicazione applicazione risale alla fine del XIII secolo. Il primo orologio del genere in Italia venne istallato nel duomo di Orvieto. Allora esisteva solo la lancetta delle ore; quella dei minuti venne istallata solo nel 1577. Oltre che a livello scientifico, l’invenzione dell’orologio comportò anche una rivoluzione nello stile di vita degli uomini: infatti, prima dell’introduzione dell’orologio, il giorno era scandito secondo le “ore ecclesiastiche” o il tempo delle stagioni, non sempre divisibile in parti uguali (per quanto, i primi orologi avessero anche loro dei difetti!).

Anche l’università è un’invenzione tutta medievale ed era impostata molto diversamente rispetto a quella di oggi. Il primato – seppur conteso – di più antica d’Europa spetta a Bologna, fondata nel 1088. L’università medievale nasce come un’unione di studenti e docenti, del tutto spontanea, per semplice sete di conoscenza e finalizzata a ricevere una buona conoscenza per il successivo mondo del lavoro. In principio, v’erano solo quattro facoltà (diritto, medicina, arti e teologia) e non erano presenti nella stessa sede, ma ogni città si specializzava in una particolare disciplina, come Bologna nel diritto o Parigi nella teologia. Molto spesso i docenti erano affiancati dai “baccellieri”, ovvero studenti che avevano concluso un primo ciclo di istruzione ed erano introdotti nel mondo universitario. La disponibilità dei libri era veramente immensa, ma erano sempre presenti fra le mani degli studenti i libri di Aristotele e le “Sentenze” di Pietro Lombardo. Merito va anche al Marocco che istituì la prima università al mondo, nell’859, nella città di Fes.

Sebbene l’elenco sia infinito, un’invenzione medievale che vi lascerà di stucco sono i pannelli radianti. Il sistema dei pannelli radianti prevede di sfruttare il calore proveniente da dei tubi collocati dietro all’ambiente da riscaldare. Un sistema molto simile veniva utilizzato nell’antica Roma per riscaldare le terme, ma nel Medioevo il sistema di tubi venne utilizzato come un vero e proprio sistema di riscaldamento all’interno di castelli e monasteri. In genere, i tubi erano collocati o sotto il pavimento o nel soffitto.