Una vita in fila: le tipologie di persone che potresti ritrovarti accanto

Nell’ottava e ultima stagione della serie tv americana Una mamma per amica la protagonista Rory Gilmore, giovane giornalista in erba, accetta di fare un’indagine per un famoso magazine newyorkese, sui soggetti che affollano i negozi di prima mattina, formando lunghe file per accaparrarsi l’ultimo modello di sneaker o un nuovo dolcetto.

Per quanto bizzarro potrebbe sembrare l’argomento, in realtà le file, che siano in posta o al supermercato, rivelano spesso la vera natura dell’individuo. Alzi la mano infatti chi almeno una volta nella via non si sia ritrovato suo malgrado o meno a dover aspettare inerme il suo turno in attesa di poter risolvere una determinata questione.

Per quanto sia fastidiosa, l’attesa mette alla prova la pazienza, la resistenza e i nervi saldi, soprattutto se si tratta di file lunghe e obbligatorie per risolvere noiose questioni burocratiche o finanziarie presso uffici o banche, che possono ben essere considerati moderni gironi dell’inferno.

Esistono poi anche quelle file dove chi le segue lo fa volontariamente per poter fare qualcosa di piacevole, come acquistare un prodotto di consumo o vedere un concerto. Addirittura c’è chi, ossessionato da un determinato oggetto, decide di aspettare per delle ore, anche prima dell’apertura del negozio, per poterselo accapparare per primo.

Basti pensare alla chilometrica e folle coda che l’anno scorso ha invaso gli store Apple per poter vantarsi di aver acquistato l’iphone 7 nuovo di zecca, in una surreale corsa alla tecnologia.

Ma quale tipologia di individuo potremmo incontrare nel bel mezzo di una fila? Scopriamo insieme alcune tra le più bizzarre.

1. La fashion victim

La fashion victim è una patita delle ultime tendenze in fatto di moda e una shopping dipendente. Non importa quanto costino l’ultimo paio di Laboutin, lei li avrà anche a costo di ipotecare la casa. La puoi avvistare soprattutto in periodo di saldi, in fila al centro commerciale o all’outlet più prestigioso. La riconosci per la carta di credito in mano, sempre pronta a sfoderarla come se fosse un’arma e per l’aspetto naturalmente sempre curato e alla moda. Ma non fatevi ingannare da quelle sembianze angeliche, all’occorrenza può diventare una vera furia e vi toccherà litigare con lei per sfilarle dalle mani la borsetta vintage che avevate visto prima voi.

2. Il maniaco di tecnologia

L’ultimo modello di cellulare? Lui lo ha. L’ultima diavoleria tecnologica dell’Apple? Pure, naturalmente. È sempre informatissimo sulle novità in fatto di smartphone, TV LED, tablet e magari anche macchinette del caffè. È utile quindi averlo come amico per chiedergli le caratteristiche di un determinato Notebook o se preferire il sistema iOS o Android; guai però ignorare o non capire ciò che dice. Come la fashion victime poi, può tirare fuori un’aggressività nascosta se davanti allo store, in fila da ore, riesci ad accalappiarti l’oggetto del desiderio prima di lui.

3. Il nerd

Può ricordare in alcune caratteristiche fisiche e attitudinali il maniaco di tecnologia. Il nerd in genere è appassionato di videogiochi, fumetti, anime giapponesi e talvolta fa parte del colorato mondo dei cosplayer, i tizi che si travestono con i costumi dei loro personaggi preferiti. Li trovi in fila alle fiere dei fumetti travestiti da Naruto o Joker. Mai dirgli che i cartoni animati sono roba per bambini, potrebbero rifilarti un lungo discorso confutando questa teoria.

Simili ai nerd in qualche modo possono essere anche i cossidetti hipsterche affollano i ristoranti biologici o le fiere del vinile, i mercatini vintage, sempre alla ricerca del pezzo unico e originale. Se vedete un ragazzo con una folta barba, gli occhiali da intellettuale in fila per entrare al concerto del nuovo musicista indie di culto, eccolo lui è un hipster.

4. Il pensionato

È facilissimo riconoscerlo naturalmente. Ha le sembianze di un normale vecchietto, potrebbe assomigliare tranquillamente a vostra nonna o al vostro anziano vicino di casa. Puoi incontrarlo un po’ dappertutto, dal bar al supermercato, ma i loro habitat naturali sono due: la posta i primi del mese per andare a ritirare la pensione e lo studio del medico del paese. La loro caratteristica è la grande mole di pazienza nell’aspettare per ore il loro turno. Che ci sia il sole o la pioggia non importa, li troversai sempre lì seduti sull’uscio alle sei di mattina, molto tempo prima dell’orario d’apertura.

5. L’impaziente irritabile

Avete presente quel soggetto che in fila alla cassa sbuffa e si guarda in giro con fare nervoso? Ecco, quello è l’impaziente per antonomasia. Costretto a dover fare qualcosa che non vorrebbe fare nemmeno sotto tortura, l’impaziente odia qualsiasi attività che abbia a che fare con l’attesa. Ecco che quindi a volte, superato il suo limite di sopportazione, incomincia a diventare molesto, arrivando anche ad aggredire verbalmente le persone presenti e intimando il cassiere a fare più in fretta. Si consiglia di non “disturbare il cane che dorme”.

6. Il furbo

Ecco una delle categorie peggiori nella quale potresti avere la sfortuna di incappare. Quella che non ti augureresti mai di incontrare intorno a te durante la fila per il cinema o in stazione. Lo vedi che si guarda furtivo in fondo alla fila, intento ad architettare un piano per sfuggire dal suo posto e scavalcare il resto della coda, spesso riuscendoci anche inosservato. A volte addirittura si fionda come un razzo all’inizio della folla, sorpassando prepontemente tutti gli altri con un’incredibile nonchalance. Logico è che si attirerà l’odio incondizionato dell’intera schiera di persone rischiando il linciaggio.

7. L’attaccabottoni

E per concludere ecco la categoria più caciarona e invadente in assoluto. Gli attaccabottoni sono quei soggetti che per rendere più piacevole l’attesa, iniziano a chiacchierare con chiunque gli capiti vicino, intromettendosi nelle discussioni altrui o raccontando la storia della loro vita. Non importa se tu non hai minimamente voglia di parlare, costui ti riempirà la testa di chiacchiere sul tempo, la politica, l’attualità, le sue disgrazie, finché non ringrazierai il cielo che sia giunto il tuo turno.

Alice Spoto