Un film a tavola: Frittata di cipolle del Ragionier Fantozzi

Fantozzi è un must, c’è poco da fare. Un film cult che tutt’oggi è in grado di riempire di risate qualsiasi casa non appena viene tramesso. Forse è proprio lui, che riesce a ricordarci, quanto in realtà i nostri problemi possano essere relativi. D’altronde, sono solo pochi i problemi irrisolvibili. Per tutto il resto basta qualche risata, una peroni ghiacciata e una bella frittata di cipolle! Assicurato dal Ragioniere Fantozzi!

Questo personaggio, per chi fosse così pazzo da non sapere chi sia, è sia letterario che cinematografico. Nato dalla genialità e dall’estro di Paolo Villaggio (che ne sarà anche poi l’attore), impersonifica un ragioniere degli anni ’70, sposato con l’indimenticabile Pina.
Sono gli anni della ribellione e degli Hippie nel resto del mondo; in Italia, invece il ragioniere va a rappresentare l’esatta classe medio-borghese: stile di vita semplice, lavoro da impiegato e gioie familiari.
Quello che però colpisce così tanto di questo personaggio è l’inettitudine di quest’ultimo nei confronti delle sfortune che gli capitano giornalmente. Quasi come se si fosse arreso ad una vita abbastanza monotona, priva di gioie disarmanti e stracolma di sventure sempre all’agguato!

Se a prima impressione potremmo essere dispiaciuti per lui e per tutte le sue folli avventure, Paolo Villaggio è così bravo nella recitazione, da far risultare il personaggio davvero molto comico. Insomma, guardare il ragionier Fantozzi implica decisamente ridere di gusto!

In questa puntata di “Un film a tavola”, abbiamo deciso di parlare proprio di lui e del suo folle amore per la frittata di cipolle, categoricamente annaffiata da una “familiare di Peroni gelata”.  Che poi chiamarla frittata fa anche ridere, perché la sua era una vera e propria frittatona enorme!

Frittata di cipolle

Ingredienti

  • 2 cipolle
  • olio extra vergine d’oliva
  • 4 uova
  • acqua
  • sale
  • pepe
  • 20 gr parmigiano reggiano

Procedimento

Iniziate sbucciando e tagliando accuratamente le cipolle. Vi consigliamo vivamente l’utilizzo di una maschera da sub per questo passaggio. Sminuzzare cipolle è da sempre stato un problema per tutti. Addirittura, nell’antichità, gli attori se ne servivano per piangere in teatro durante una scena toccante! Noi siamo attori? Beh, forse un pochino, quando tendiamo a diventare drammatici per le cose che ci capitano quotidianamente, ma, in questo caso, le cipolle le troviamo comunque poco utili.

Torniamo a noi: dopo aver deciso in che verso tagliare (con impavido coraggio) le cipolle: fatele appassire a fuoco molto basso in una padella. Quest’ultima ci servirà poi per la realizzazione della frittata. Per procedere con questo step, vi basterà cuocerle, fino a renderle molto morbide, in acqua e olio.

Proseguite poi, aprendo con una mano sola ogni uovo. Non siete in grado? Beh, dopo tutte queste puntate di “Un film a tavola”, dovreste essere diventati degli ottimi cuochi! Provate, invece di dire a priori “non ce la faccio”: porsi degli obiettivi (anche così piccoli) è davvero importante.

Bene, dopo aver aperto le uova dentro una ciotola, innaffiatele di parmigiano, sale (senza esagerare che poi la pressione vi schizza alle stelle) e pepe. Sbattetele con vigore o utilizzate questo passaggio come metodo anti-stress per la giornata di lavoro appena passata. Quando sarete soddisfatti del risultato ottenuto, unite le cipolle cotte e mescolate.

Adesso ungete come si deve la padella e schiaffateci dentro il composto. Vi consigliamo di cuocere la frittata a fuoco dolce e con un coperchio: in questa maniera eviterete che vi si bruci da un lato, rimanendo cruda dall’altro. Proprio grazie al coperchio, il calore racchiuso nella pentola, cucinerà in parte la metà non a contatto con la piastra.

Con un gioco di maestria, capovolgete la frittata (cercando di non farla attaccare al soffitto) e finite la frittata di cipolle.

Servire categoricamente calda con una birra ghiacciata a lato!

Alessia Cavallaro