Vadi ragioniere, vadi!

Paolo Villaggio, ma forse sarebbe meglio chiamarlo il Ragionier Ugo Fantozzi, da oggi non c’è più. Si è spento poche ore fa, all’alba, all’età di 84 anni a Roma.

Nasce a Genova da una famiglia di ceto medio (padre ingegnere palermitano e madre insegnante veneziana di tedesco). Frequenta il liceo classico “Doria”, uno dei più rinomati del capoluogo ligure, e si dedica agli studi di giurisprudenza, che abbandona subito per dedicarsi a svariati impegni, fra cui seguire la società calcistica della Sampdoria. Il giovane Paolo si getterà subito a capofitto nel mondo dello spettacolo, dopo aver conosciuto personaggi del calibro di Fabrizio de Andrè e Giorgio Gaber.

Dopo le innumerevoli comparizioni televisive e radiofoniche, come a “Quelli della domenica“, “Canzonissima” e “Gran varietà“, e i primi esordi sul grande schermo con “I quattro del pater noster“, negli anni Settanta esordisce con la figura più celebre non solo della sua carriera, ma dell’intera comicità italiana: il Ragionier Ugo Fantozzi. Personaggio da principio letterario, nato da una serie di monologhi raccolti a seguito delle sue trasmissioni, nel 1971 viene conosciuto in tutta Italia grazie al bestseller “Fantozzi”, edito Rizzoli, venduto in molti stati, soprattutto in Unione Sovietica, dove il boom delle vendite è al massimo!

Il libro, e poi il grande schermo, mostrano non solo uno spiritoso personaggio che ha fatto la comicità italiana, ma il simbolo di un’epoca. Per usare le parole del critico Paolo Mereghetti, possiamo dire che “Fantozzi è debole e servile come sa esserlo solo il piccolo-borghese, sempre terrorizzato dai superiori, timido e impacciato fino al catastrofico, si presenta come vittima naturale dei mass media, del consumismo e della pubblicità televisiva, tragicamente incapace di adeguarsi ai modelli sociali che mitizza quotidianamente“. Ormai divenuta un’icona della comicità italiana, Paolo villaggio insieme a Fantozzi – e la sua inseparabile nuvola -, al professor Otto von Kranz e Giandomenico Fracchia, scala le vette del successo in pochissimo tempo, fino agli ultimi anni, collaborando anche con Renato Pozzetto.

Oggi ha lasciato un vuoto incolmabile: un attore comico come lui probabilmente non è mai esistito. Una comicità raffinata, mai esagerata o volgare, l’ha reso apprezzato e celebre in tutto il mondo. E’ stata la figlia Elisabetta a comunicare via Twitter e via Facebook la sua morte con un semplice e commovente messaggio la sua morte: “Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare”.

A modo nostro, vogliamo ricordare il grande Paolo Villaggio con uno sketch intramontabile del suo personaggio. Ci mancherai Paolo. Ci mancherai Ragionier Fantozzi!