Tutta la magia della Sainte Chapelle, perla gotica patrimonio UNESCO sottovalutata dai turisti

Tutto il mondo è ancora scosso dal terribile incendio che ha devastato Notre Dame, la cattedrale simbolo di Parigi. Tuttavia, non tutti sanno che proprio a pochi passi da quest’ultima si nasconde un piccolo capolavoro d’arte gotica: la Sainte Chapelle. 

La magia della Sainte Chapelle

La Sainte Chapelle è una delle meraviglie francesi più sottovalutate dai turisti che ogni giorno affollano Parigi e la vicinissima Notre Dame. Eppure questo è uno dei rari luoghi della capitale francese che conservano intatta tutta l’eleganza e la maestria un monumento che vanta le sue origini nel Medioevo.

Sainte Chapelle

La Sainte Chapelle è a cappella palatina del re Luigi IX, conosciuto anche come Luigi il Santo, costruita nel 1241 per contenere le reliquie della corona di spine di Gesù, avuta nel 1239 dall’imperatore latino di Costantinopoli, Baldovino II, come pegno per un ingente prestito in denaro.  Un tempo la cappella era unita al palazzo reale mentre ora è inglobata nel Palazzo di Giustizia di Parigi.

Il re fece realizzare questa splendida cappella su due ordini: il più basso, più semplice e sobrio, destinato alle visite pubbliche mentre e la parte superiore riccamente decorata era frequentata solo dalla famiglia reale.

Le vetrate della Saint Chapelle

La magia di questo luogo sta tutta nelle sue vetrate, alte più di 13 metri e coloratissime. Quando il sole le illumina, l’atmosfera diventa strabiliante; un continuo gioco di luci e ombre che inonda come un arcobaleno gli interni, lasciando ammutoliti i visitatori. E’ per questo che la Sainte Chapelle viene considerata uno tra gli esempi più sublimi della concezione del Divino nell’arte gotica, in cui la Luce è testimonianza della presenza di Dio tra gli uomini.

E’ un caso fortuito che le vetrate della Sainte Chapelle di Parigi ci sono giunte in buono stato fino ad oggi. Durante la Rivoluzione Francese moltissime opere andarono distrutte, danneggiate o rubate.Fortunatamente a le vetrate della Sainte Chapelle furono messe in salvo e quindi non vennero danneggiate al contrario di quelle di molte altre chiese.

Ad apportare invece grosse modifiche fu Napoleone, il quale, dopo aver fatto sconsacrare la cappella, la tramutò in una sorta di ufficio amministrativo. Fu così che i funzionari addossarono alle vetrate enormi schedari, distrussero il coro e abbatterono la guglia più alta ( di cui oggi possiamo ammirare la ricostruzione del 1854). Inoltre, Napoleone fece rimuovere 2 metri d’altezza di vetrate, passando dai 15 metri che erano in origine ai 13 metri di altezza, per impedire alla luce di entrare e danneggiare i documenti archiviati all’interno.

Ad oggi gli storici affermano che circa il 70% delle vetrate sono originali. Nel 2015, dopo 6 anni di lavori e 9,5 milioni di euro investiti grazie al Centro dei Monumenti Nazionali (CMN) di Parigi, è stato possibile restaurare 7 delle 15 vetrate che raccontano, in 1.113 scene, la storia dell’Umanità, dalla Genesi alla Resurrezione di Gesù.

L’alchimia della Sainte Chapelle

Che Luigi IX avesse una personalità unica e a tratti misteriosa, non è di certo una novità e le opere da lui commissionate non sono da meno.

La costruzione di questa cappella segue uno schema simbolico e numerologico ben preciso, ricco di riferimenti. Non è un caso se la lunghezza dall’abside al portico superiore misura esattamente 100 piedi come nell’antico testamento è descritto il tempio di Salomone , il re famoso per il suo grande senso della giustizia.

Sainte Chapelle

Inoltre è stata messa in relazione la misura dei contrafforti esterni del coro con quelli interni: la relazione è di 50:30 il cui rapporto da 1,6, il cosiddetto numero aureo, utilizzato spesso come metro di misura delle perfette proporzioni architettoniche.

L’abside della Sainte Chapelle è costituito dalla metà di un dodecagono, rimandando al numero ricorrente dei 12 Santi Apostoli. Il numero sette, sempre emblematico, dei lati del coro sarebbe un richiamo all’apocalisse o alla creazione del mondo.

Informazioni utili

Situata a Parigi, nell’Île de la Cité, a pochi passi dalla cattedrale di Notre Dame, si trova al numero 8 Boulevard du Palais, 75001 Paris.

La visita in se per se non vi porterà via più di mezz’ora, tuttavia è importante sapere che le code per l’entrata e l’acquisto dei biglietti sono molto lunghe. Questo perché la cappella non è molto grande e il flusso è calmierato per non sovraccaricare la struttura.

Consigliamo caldamente di acquistare qui i biglietti on line ( sito ufficiale).

Lucrezia Vardanega