Il peso delle parole: insulti molto “politically uncorrect”

Avete presente quella voglia di nullafacenza, che vi prende e vi convince a trascorrere anche intere giornate a starvene sul divano a poltrire? In quei momenti, uno smartphone ed i social sono il migliore alleato per accantonare responsabilità e doveri e far passare ore completamente vuote. Scorrendo la home di Facebook nei momenti di vuoto, alla ricerca di un po’ di relax, eccolo che appare. Si tratta del post ironico, pubblicato da una fanpage o da un amico, con il solo intento di far ridere. A chi non è mai capitato? Presi dalla curiosità apriamo i commenti, e fra una gif ed una risata appare… lui.

Non è ironico. Non è cinico. Può sembrare sarcastico, ma lo è forse solo nell’intento. In realtà, si tratta solo di un commento stronzo. Parecchi ci ridono pure, ma basta soffermarsi un attimo su quanto si è appena letto ed il sorriso diventa amaro. Ben lontani dal voler apparire bacchettoni o “pesanti”, oggi vogliamo davvero farvi notare che paragonare persone stupide a persone con disabilità psichiche è diventato stancante.

Quante volte, infatti, avete letto commenti come “ha più cromosomi che neuroni”, “più ritardo di Trenitalia” e simili? Vi fanno davvero ridere? Non vi mettono addosso un po’ di tristezza? Soprattutto se consideriamo il tipo di persone che lasciano questi commenti. Sono i classici “fighi”, un mix di genialità (secondo loro) ed umorismo che devono obbligatoriamente dire la propria, e lo devono fare sempre nel peggiore dei modi. Senza poi risparmiare nessuno, perché gli insulti non sono prerogativa dei personaggi pubblici.

Ma se i personaggi pubblici trovano il modo di reagire e rispondere agli insulti, alla persona comune risulta più difficile. E non si deve essere per forza il bersaglio di questi insulti per sentirsi toccati, basta un po’ più di sensibilità. Ebbene, quella sensibilità oggi ci fa dire che è il momento di dire basta. Non fanno più ridere le battute sul ritardo mentale o sulle anomalie cromosomiche. Se una persona è stupida, abbiate il coraggio di dirle, semplicemente, che è stupida. Siate capaci di spiegare il motivo che vi spinge ad affermare ciò. Ma basta, per favore, basta ridicolizzare ciò che ridicolo non è per nulla. Non siete Checco Zalone, e nemmeno lui arriverebbe a tanto!

Emilia Granito