Il mito di “The Shining” di nuovo sul grande schermo

Cappuccetto rosso? Cappuccetto rosso? Su, apri la porta. Su, apri! Sono il lupo cattivo!“. Questa è una delle intramontabili citazioni tratte dal film The Shining, il capolavoro horror di Stanley Kubrick che, con grande sorpresa, ritorna ad Halloween nelle sale cinematografiche italiane. Potremo così provare un’altra volta i brividi per gli orrori che si sono consumati all’Overlook Hotel.

“The Shining” torna nei cinema come omaggio per i 40 anni dall’uscita dell’omonimo libro di Stephen King, da cui Kubrick ha tratto spunto. L’evento speciale durerà dal 31 ottobre al 2 novembre 2017. Ma c’è di più: questa volta, il film sarà preceduto da “Work and play“, un corto inedito che è un omaggio alla famosa frase che Jack, il protagonista, scrive ossessionatamente con la sua macchina da scrivere: “All work and no play make Jack a dull boy” (letteralmente: “Solo lavoro e nessun gioco rendono Jack un ragazzo noioso“, tradotto poi in italiano – chissà perché – in “Il mattino ha l’oro in bocca“).

Certo è che ultimamente King è tornato alla ribalta con un altro suo cult, recentemente rivisto: It, il famoso pagliaccio demoniaco che ha da poco esordito nei cinema sotto una nuova veste grafica. Forse ci sarà qualcuno che in futuro realizzerà il film di Doctor Sleep, la seconda parte di “The Shining”, dove un Danny adulto non smette di avere visioni demoniache. Ma se è vera la legge generale secondo cui “i sequel sono peggio dei precedenti“, forse sarebbe meglio rinfrescarvi la memoria, in attesa di andare a vedere di nuovo “The Shining” al cinema, dimenticandoci i possibili (e, perché no, minacciosi) rifacimenti di una delle storie horror più emozionanti di sempre. Un primato che, da lungo tempo, è conteso con un altro film horror che ha fatto la storia: “L’esorcista“. Ma torniamo a noi…

Jack Torrance è un aspirante scrittore che soffre di problemi di alcolismo. Dopo aver perso il suo lavoro da insegnante, accetta il lavoro di custode di un hotel del Colorado, l’Overlook Hotel, sperduto nelle montagne. Un incarico che, pur non essendo faticoso, prevede alcune difficoltà di adattamento a causa dell’isolamento: isolamento che potrebbe portare alla pazzia come era successo a Delbert Grady che 10 anni prima impazzì e sterminò la sua famiglia con un’ascia, per dopo uccidersi con un colpo di fucile.

Nonostante questo, Jack si trasferisce all’hotel con la moglie Wendy e il figlo Danny, un ragazzino con doti extrasensoriali che non passano inosservate al cuoco dell’albergo, Dick Halloran. Halloran ammonisce così il ragazzino a stare lontano dalla camera 237 (nel romanzo è la 217), ignorandone però il vero motivo…

Insomma: nonostante il clima inquietante in cui la famiglia sembra essersi inserita, le giornate passano tranquille. Ma la situazione inizia a degenerare quando Jack diventa sempre più scontroso e irascibile perché non riesce a continuare il suo romanzo e le visioni di Danny si fanno sempre più frequenti. I rapporti fra moglie e marito si incrinano sempre di più fino a che, un giorno, Danny, sul suo triciclo, entra nella camera 237…

Cosa aspettate? Nessun omaggio migliore a “The Shining” se non passare la serata di Halloween in compagnia degli spiriti di un albergo infestato. Una serata che vi farà letteralmente… IMPAZZIRE!