giapponismo

Il Sol Levante incontra l’Occidente con la mostra sul Giapponismo a Rovigo

Palazzo Roverella di Rovigo apre le porte al Giappone con un affascinante percorso espositivo curato Francesco Parisi intitolato “Giapponismo, Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860 – 1915” .

Che cos’è il Giapponsimo?

Con il termine Giapponismo si intende l’influenza che l’arte giapponese ha avuto sull’Occidente, in particolare l’appeal che ha avuto sugli artisti francesi della seconda metà dell’800. L’invenzione del termine è attribuita all’artista incisore Philippe Burty, che nel 1873 inventò il termine Japonisme (tradotto in italiano con Giapponismo ), indicando l’interesse dei pittori francesi nei confronti dell’arte del Sol Levante.

L’arte giapponese approdò in Occidente a bordo delle navi mercantili delle Compagnie delle Indie, diffondendosi in tutta Europa. Il momento di svolta fu segnato dalla firma del trattato commerciale tra Stati Uniti e Giappone nel 1858 ; da quel momento la moda, la cultura, l’arte e le usanze giapponesi divennero moda. Piatti, ceramiche, stampe e xilografie giapponesi diventarono uno status quo per la ricca borghesia, fino a raggiungere artisti, letterati, musicisti e architetti traghettati verso la nascente cultura Liberty e modernista.

Giapponismo

Il ”vento d’Oriente” ha trovato spazi aperti dove soffiare nell’anno 1862 in occasione della Fiera mondiale di Londra, durante la quale si aprirono le porte alla produzione artistica proveniente dal Sol Levante. Tutta Europa rimase ammaliata dalle linee morbide e sinuose delle rappresentazioni giapponesi, i colori netti e sgargianti su sfondi pallidi e impalpabili. Sull’onda della nuova moda nipponica, il mercante d’ arte Samuel Bing negli stessi anni fondò a Parigi una società per il commercio di opere d’ arte, importate in particolare proprio dal Giappone. Non è un caso se nell’Esposizione del 1867, ottenne un successo tale da essere considerato la vetrina del Giapponismo per i maggiori esponenti dell’ Impressionismo. Fu così che 1888 Bing fondò la rivista “Le Japon artistique”( della quale si può vedere in esposizione) e nel 1895 aprì la galleria“L’ Art Nouveau”, da cui prese il nome il celeberrimo movimento artistico di fine secolo.

Una moda destinata a durare almeno un altro cinquantennio magnificamente raccontata a Palazzo Rovarella, Rovigo.

Giapponismo: venti d’Oriente nell’arte europea

Questa  incredibile pagina della storia dell’arte europea e mondiale è stata raccontata nelle sale espositive di uno dei palazzi più belli della città di Rovigo, suddividendo la mostra in quattro macro aree.

Giapponismo

Quattro aree, tante quante le grandi Esposizioni Universali che in quegli anni diedero grande spazio all’arte giapponese che tanto faceva sognare l’Occidente. Tra immagini e immaginazione, il racconto delle 4 sezioni affianca opere originali di artisti giapponesi a opere di artisti europei che hanno subito l’influenza dell’arte del Sol Levante dando vita alla corrente che chiamiamo Giapponesismo o Giapponismo. Elegantissime geishe, paesaggi rurali, fiori delicati e coloratissimi hanno invaso l’arte e l’anima di grandi nomi della storia dell’arte quali Van Gogh, Gauguin, De Nittis, Degas e Bonnard, Gauguin, Touluse Lautrec, Klimt, Kolo Moser, James Ensor, Alphonse Mucha. Un walzer dove l’arte francese ed europea si scambia senza perdere un passo con gli artisti nipponici. Anche l’Italia non ha saputo sottrarsi alle note giapponesi; vedremo in esposizione a Rovigo anche Giuseppe De Nittis, Galileo Chini, Plinio Nomellini, Giacomo Balla, Antonio Mancini, Antonio Fontanesi e Francesco Paolo Michetti con il suo capolavoro ”La raccolta delle zucche”.

Giapponismo

 

Pittura, grafica, architettura, arti applicate, illustrazione, manifesti, arredi…la mostra illustra a 360 gradi quanto il sapore irresistibile dell’arte nipponica ha saputo entrare nella pelle dell’Europa del secondo Ottocento.

Innamorati del Sol Levante: hai tempo fino al 26 gennaio 2020!

Dal 28 settembre 2019 al 26 gennaio 2020, per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, a Palazzo Roverella di Rovigo potrai venire a conoscere uno scorcio di Giappone e tantissimi artisti che, insieme, mappano  per la prima volta le tendenze giapponiste che hanno affascinato l’Europa dell’Art Noveau.

La mostra è corredata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, che raccoglie  i saggi del curatore Francesco Parisi, Giovanni Fanelli, Gilles Genty, Ian Milman, Jean-David Jumeau-Lafond, Fabio Mangone, Mario Finazzi.

Lucrezia Vardanega