Gerbils Museum: un museo tascabile a portata di gerbillo

Nella noia e nell’auto isolamento di una coppia influente del mondo dell’arte è nato il Gerbils Museum: una galleria privata per Pandoro e Tiramisù. Pronti a scoprire Van Gogh e Vermeers in una versione adatta ai roditori?

È il 14° giorno di lockdown in Inghilterra e per combattere la noia si fa quel che si può. La realtà ai tempi del Covid-19 è difficile e si cerca di fare l’impossibile per passare il tempo seguendo le proprie passioni. Quindi perché non creare un museo d’arte, che in realtà è una casa delle bambole, per due gerbilli con un cuore che batte tricolore? In questo modo Pandoro e Tiramisù godono dell’arte internazionale grazie all’inventiva dei loro padroni. Il merito di tutto questo va a Filippo Lorenzin, un curatore indipendente del Victoria and Albert Museum di Londra e all’artista Marianna Benetti.

L’idea originale era quella di creare una casa delle bambole. Abbiamo usato cartone, carta e legno, garantendo che tutti i materiali fossero sicuri per i gerbilli.

confessa Benetti.

 

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Tutto è a prova di gerbillo, in modo che Pandoro e Tiramisù non creino danni o si facciano del male. Ma non è finita qui, infatti le opere d’arte sono una riproduzione delle originali in versione roditore. I due fortunati animaletti possono così vedere famose opere d’arte come Il Bacio di Gustav Klimt, La ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer e L’urlo di Edvard Munch a tema roditore. Il Gerbils Museum è proprio come un museo normale. Anche se in miniatura sono presenti pareti bianche e asettiche che circondano i micro quadri, banchi di osservazione, documentazione museale e etichette a parete con codici QR. Insomma, al Gerbils museum non sembra mancare nulla!

L’intelligente e stravagante progetto è diventato rapidamente virale, ma i roditori del Gerbils Museum non si sono lasciati travolgere dalla neonata fama. Inoltre Filippo Lorenzin e Marianna Benetti tengono a precisare che:

nessun gerbillo o assistente di galleria è stato ferito durante la realizzazione di tutto questo.

Silvia Menon