Esiste un festival in Molise in cui i più famosi street artist creano opere live

In rampa di lancio gli artisti che parteciperanno alla terza edizione del CVTà Street Fest, il festival che ridisegna lo spazio urbano di un borgo molisano antico, Civitacampomarano (CB), in programma dal 7 al 10 giugno nel centro storico – esterno e interno – del Paese.

Un ricco calendario che prevede per il pubblico, durante la realizzazione delle opere in live painting sui muri degli edifici, la possibilità di partecipare a diverse iniziative come tour dei murales, concerti, workshop e degustazione delle specialità locali. Artefice innovativa di questa “extra-ordinaria” manifestazione Alice Pasquini, la più nota e coraggiosa street artist italiana che ha scelto la strada per esprimere la sua creatività con oltre 2000 murales realizzati in tutto il mondo. Sarà lei a dirigere la squadra dei giovani talenti all’opera con interventi “live” di arte permanente che rispondono quest’anno ai nomi
di 2501, ricercatore di spazi vuoti che giocano sull’equilibrio tra negativo, Alberonero, il cui minimalismo riduce il linguaggio visivo all’osso, MP5, che utilizza su diverse piattaforme un tipico linguaggio “blanc et noir” e Brus, dall’arte multiforme che spazia, con vari tools del mestiere, dai graffiti alla calligrafia.

Negli spazi più inconsueti anche la musica sarà protagonista con un cartellone poliedrico e interattivo che prevede le esibizioni di Senza Guinzaglio, gruppo molisano di Rap/R&B che ha realizzato la colonna sonora "Help Civita" durante CVTà Street Fest 2017, DJ Gruff, pioniere della scena Hip-Hop italiana, Anywave con un sound “ambient acid”; ricco di influenze del decennio 1995-2005, e i Tetes de Bois, collettivo artistico romano tra canzone d’autore, folk, poesia, rock, che suonerà in acustico.

Confermata anche la presenza di Chef Rubio, in qualità di video-reporter speciale con la mostra itinerante Baciamo le Mano, realizzata insieme alla fotografa Alessia Di Risio, tributo a tutti gli artisti nazionali e internazionali, artigiani e abitanti di Civitacamporano, che vedrà esposti foto-manifesti con ritratti dei protagonisti delle edizioni del Cvtà Street Fest, colti nelle loro attività creative e artistiche. La mostra, esposta anche negli spazi del Castello Angioino del paese (che peraltro ispirò Alessandro Manzoni con la figura dell’Innominato), si concentrerà sulle Mani, come suprema capacità di generare infinite realtà, rappresentazione tangibile dell’efficienza e necessaria operosità per la sopravvivenza, da sempre abili nel creare e distruggere e strumenti di arricchimento plastico ed espressivo di ogni materia e superficie.

Altra esposizione in programma è la mostra di sculture astratte in pietra e legno di ulivo realizzate da Bruno Manuele, nato a Civitacampomarano nel 1939 e sculture autodidatta attivo già dalla fine degli anni Settanta che testimonia la sensibilità artistica locale.

Saranno invece Never 2501 e Martino Coffa (collettivo Recipient) a proporre l’installazione LA MACCHINA, una performance interattiva audio-video col pubblico atto a stimolare la creatività in duetti live improvvisati in real time con musica suonata con euro rak: un’autentica sfida alle idee preconcette sull’estetica della street art, che mira ad introdurre nuovi elementi di casualità e improvvisazione nell’Opera d’Arte.

Il grande schermo sarà presente, in collaborazione con Molise Cinema, con la proiezione, nel cortile del fossato del Castello, del docu-film “Visages, Villages”, di Agnes Varda e JR, un viaggio ironico e affascinante nei piccoli centri della Francia che riprendono a vivere proprio grazie all’energia creativa degli artisti.

A comunicare le tradizioni artigianali autoctone ci penseranno gli stessi abitanti del luogo con due workshop organizzati dalle signore civitesi nella propria abitazione: il primo sarà dedicato ai cavatelli, la pasta tipica di Civitacampomarano, attraverso una food experience che va dalla storia degli ingredienti alla preparazione delle ricette insieme ai partecipanti (max 12 persone); il secondo riguarda invece l’arte del merletto e prevede un laboratorio di circa un’ora per iniziare ad imparare il vecchio mestiere di pizzo (max 6 persone).

Ogni mattina, inoltre, è previsto un tour di circa 90 minuti alla scoperta di Civitacampomarano e dei suoi tesori d’arte: a fare da cicerone saranno gli studenti delle scuole superiori del territorio.

Per tutte queste attività la sottoscrizione è libera e ci si può iscrivere presso l’Info Point del Festival.

Evento gourmet anche quello offerto dagli stessi cittadini che in un pomeriggio dedicato allo street food metteranno a disposizione dei convenuti le loro prelibatezze più tipiche: dal riso con il latte (ris cu latt) alla pizza di granoturco con i cavoli (pizz e fogl), le scrippelle, il pane indorato e fritto e i ceci (i cic).

A Civita è infine in corso la ristrutturazione dell’abitazione dell’illustre giurista Vincenzo Cuoco: un progetto di riqualificazione attraverso l’arte ad opera di AIRBNB, che si integra alla mission di questa rassegna che parte dalla street art più rivoluzionaria per ripopolare un borgo contrastando l’abbandono voluto o forzato.

redazione