Sei pronto per l’apocalisse zombi? L’America sa cosa fare, e noi?

Il governo americano ha (con nostra grande stima mista a divertimento) redatto un piano contro un’apocalisse zombi, ma con un pensiero tutto nuovo, innovativo e tutto sommato davvero brillante. Tutto questo è basato su alcuni rapporti inviati alle sedi centrali dell’ Intelligence americana. Il manuale di addestramento, nome in codice CONPLAN 8888, figura l’universo distopico di film e libri post-apocalittici all’indomani dello . I mostri televisivi, assetati di sangue e di cervelli, stanno avendo la meglio.

Quindi governo ed esercito hanno bisogno di un piano ben strutturato per salvarci tutti.

Il piano, ideato già nel 2009, ha un valore strategico molto serio. Come possiamo leggere nel documento è chiaro che le forze dell’ordine hanno intenzioni serie: “Questo piano non è stato progettato come uno scherzo. Durante le estati del 2009 e 2010, sono stati ipotizzati una serie di allenamenti per una “task force speciale” affinché potesse arginare un’eventuale situazione di “carattere specifico” contro persone “gravemente malate, estremamente infettive ed tremendamente pericolose“.

Effettivamente è comprensibile che si debba seguire un allenamento diverso da quello che servirebbe per andare a portare la democrazia in giro per il mondo. E’ incredibile però la genialità con cui è stata fatta passare la cosa…

(Hey, psst…Abbiamo anche un video che celebra gli zombie del cinema, continuate pure…)

In parole povere, il gruppo di comando del Dipartimento di Difesa statunitense, si accorse che avrebbe potuto far scoppiare un putiferio se avesse fatto addestrare le reclute dicendo che i loro nemici sarebbero stati gli Zombie. Usando come scusa gli esponenti talebani o altri infami invece, si è potuto evitare che la gente comune corresse agli armamenti presumendo una reale minaccia attuale. Non era inoltre necessario attingere o elaborare informazioni segrete, visto lo scenario puramente veritiero.

La minaccia Zombie è sicuramente poco probabile quanto pittoresca, tuttavia alla fine le motivazioni reali sono venute a galla.

Apocalisse Zombie

E così il comando militare statunitense ha dovuto correre ai ripari, giustificando che il piano non era da considerarsi affatto come uno scherzo, ma come un modo di insegnare alle giovani reclute come rispondere ad un’ su vasta scala.

Il piano, è poi venuto fuori, profila una serie di fasi ben scandite su come affrontare la minaccia zombi tra cui “l’ordine di uccidere tutta la vita non umana” o “bombardare i focolai di infezione zombi”, con conseguenti pianificazioni di quarantena e supporto alle “autorità civili sopravvissute”.

Si legge sul rapporto: “Gli zombi sono terribilmente pericolosi per tutta la vita umana e le conseguenti infezioni hanno il potenziale di minare la sicurezza nazionale e le attività economiche che sostengono il nostro stile di vita. […] Data la rapidità con cui si diffondono le epidemie di zombi, potrebbe essere necessaria una forza militare decisiva per affrontare la minaccia.”

Ma non c’è solo un tipo di zombi pericoloso: anche i polli zombi sono una minaccia…

Le minacce, dicevamo sono variegate: ci sono i Freaky Zombi che includono le infezioni da radiazioni, virus mortali o “forme di vita dallo spazio”.

Ma ci sono anche i Chicken Zombi: non sono altro che galline anziane che non riescono a deporre le uova. Queste vengono soppresse dagli allevatori di pollame usando il monossido di carbonio. Le galline sembrano morte e vengono accatastate. Inspiegabilmente tornano in vita ed escono da mucchi di polli morti facendo spaventare gli allevatori. E’ capitato in Arizona che un uomo di 56 anni morisse colto da infarto a causa di una situazione del genere.

Dopo aver raggiunto la superficie del mucchio di cadaveri, il pollo zombi barcolla per qualche metro prima di “morire del tutto”. Di nuovo.

Tornando agli zombi umani, a quanto pare questo bizzarro cambio di prospettive ha fatto “breccia nel cuore dei giovani statunitensi che hanno chiesto di arruolarsi per entrare in questa Task Force Anti Zombi. Le giovani leve che hanno avuto modo di sperimentare il programma sono comunque rimaste entusiaste, anche se loro stessi ammettevano che tale scenario appariva abbastanza ridicolo e quasi da film.

La CDC, l’agenzia americana per la salute, utilizza l’allegoria nelle proprie campagne pubblicitarie per preparare la popolazione ai disastri epidemiologici.

Apocalisse zombie

Ma a quanto pare il piano anti zombi non è una prerogativa americana.

Anche la British Columbia, in Canada sfrutta la fantasiosa piaga zombi come metafora di veri disastri, così come anche il Ministero della Difesa del Regno Unito che ha provveduto a stilare un piano di emergenza nel caso di un’invasione zombi.

Ma come è stato diffuso il documento? E soprattutto il video che dicevamo, dov’è? Ora rispondiamo ed entrambe le domande…

Tornando al rapporto originale alla fine è stato reso pubblico.

Il piano è infatti visionabile liberamente online su Itellipedia, un punto di raccolta online per i dati della United States Intelligence Community.

Gli autori del piano hanno affermato: “Il nostro intento era quello di diffondere questo strumento in modo tale da permettere ad altri di trovare modi nuovi e innovativi per addestrare le reclute e disporre di uno strumento certamente non convenzionale a loro disposizione.”

Apocalisse ZombieE l’Europa che fa?

Ad Amsterdam, durante l’anno accademico 2017-2018, la Vrije Universiteit e il RIVM hanno condotto delle ricerche approfondite. Uno degli studi presi in analisi prevedeva l’eventualità di diffusione di malattie infettive. Chiunque ad oggi può scaricare la App iOs e Android LowlandZ nella quale è stata simulata un’epidemia di zombie.

Il funzionamento procede come un vero e proprio focolaio epidemico: quando un’individuo si trova nel raggio di qualcuno classificato come “contaminato” per qualche tempo anch’esso diveniva infetto. Afferma Don Klinkenberg del RIVM: “Abbiamo già a disposizione dei modelli che utilizziamo per prevedere come potrebbe procedere un’epidemia.

Sfruttiamo un certo numero di per stimare i modelli di contatto tra le persone e quindi per prevedere come continuerà la diffusione ma non vediamo mai veramente chi sta infettando chi.
In questo gioco invece lo abbiamo visto accadere davanti ai nostri occhi! Con i dati della app LowlandZ ora possiamo vedere quando i nostri modelli funzionano bene e perché invece le previsioni a volte falliscono.” Fondamentalmente quindi tutti si sono divertiti, ma cosa vuol dire davvero “pensare fuori dagli schemi”?

Giocare con immaginari fantasiosi come un attacco zombi potrebbe sembrare un approccio puerile al ma la questione può essere affrontata in maniera molto seria, soprattutto da chi troppo giocoso non è, come il governo degli Stati Uniti.

Ma per “uscire dallo schema” ed approcciarsi ad un nuovo modo di pensare, bisogna innanzitutto porsi al di fuori della propria comfort zone e sperare di non diventare noi per primi dei morti viventi..