Digitalizzazione e imprenditorialità nel Mezzogiorno, nasce Sud Opportunity

Incertezza, difficoltà nell’ottenere la giusta continuità lavorativa, limitate opportunità di crescita in ambito locale: sono queste le principali problematiche che liberi professionisti, partite Iva e imprese del Sud Italia sono costrette ad affrontare.

Dati alla mano, le partite Iva e liberi professionisti del meridione sono pari al 27,8% del totale nazionale secondo Istat e scontano gap di redditi medi annuali notevoli rispetto al resto d’Italia, percentuali che accomunano anche le imprese, il cui tasso di chiusura è del 13,4% rispetto al 9,2% nazionale.

La difficoltà nel trovare opportunità lavorative stabili nel Mezzogiorno italiano è una delle maggiori problematiche tra i giovani “millennials” del Sud.

È quanto emerge dal report Istat “I giovani del Mezzogiorno”, in cui si specifica che il tasso di attività nella fascia di età 20-34 anni, già in ribasso nella generazione precedente (60,3%), sta subendo una contrazione ulteriore scendendo al 54,4%.

Parallelamente, il tasso di disoccupazione rimane elevato (23,6%), in netto contrasto con il 9,1% riscontrato nel più prospero Centro-nord.

E la fuga di cervelli, problematica ormai sempre più evidente, accentua il problema.

La discrepanza tra le competenze richieste e quelle possedute alimenta proprio questo fenomeno, rendendo arduo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e alimentando una crisi occupazionale che va ben oltre i numeri.

E in un’era digitale in continua evoluzione, Sud Opportunity si propone come un punto di riferimento per favorire la crescita dei professionisti del Sud.

Il progetto, fondato dal foggiano Giuseppe Matozza, mira ad affiancare i professionisti meridionali, consentendo loro di valorizzare la propria unicità attraverso le opportunità offerte dal mondo digitale.

“L’obiettivo principale di Sud Opportunity è fornire un sostegno tangibile ai bravi professionisti del Sud, aiutandoli a crescere professionalmente e a costruire un futuro solido direttamente nella loro terra d’origine. Sud Opportunity si propone di affiancare i professionisti aiutandoli a sviluppare e promuovere le proprie attività in modo efficace attraverso il digitale – racconta il fondatore – il digitale, se sfruttato in modo appropriato, può fungere da acceleratore, rappresenta un veicolo non solo per accrescere la visibilità, ma anche per consolidare l’autorità del professionista, aumentando le opportunità di acquisire nuovi contatti non solo a livello locale e consentendo una crescita dell’attività in modo stabile e continuativo.Vogliamo aiutare i professionisti a valorizzare la esperienza per incrementare le opportunità di crescita professionale. Questo gli permetterà non solo di posizionarsi in un panorama lavorativo sempre più complesso ma di sviluppare un’identità professionale sempre più riconoscibile all’interno del proprio settore”.

Con oltre un decennio di esperienza, Giuseppe Matozza si distingue come un esperto di comunicazione e marketing con un focus particolare sulle strategie digitali destinate ai professionisti.

Originario di Foggia, Matozza ha sviluppato la sua carriera nell’ambito digitale nel Sud Italia, mostrando profonda fiducia nelle potenzialità del Sud per un futuro personale e professionale solido e sicuro.

“A differenza di soluzioni generiche, Sud Opportunity propone un affiancamento individuale e personalizzato in base agli obiettivi professionali. Un consulente esperto, sempre pronto a fornire supporto, guida il professionista passo dopo passo verso il raggiungimento dei propri obiettivi, anche senza avere competenze digitali avanzate, evitando di disperdere tempo e risorse in soluzioni non allineate con la propria crescita professionale. Un supporto utile sia per i professionisti all’inizio del proprio percorso professionale, sia per professionisti esperti che vogliono far crescere la propria attività al Sud. L’obiettivo, in definitiva, è valorizzare le reali competenze dei Professionisti del Sud, aiutandoli a sviluppare e far crescere la propria attività, senza rinunciare al Sud”, conclude.

redazione