Da smart a ASAP: ecco le 10 parole inglesi indispensabili a lavoro

Il mondo del lavoro spesso attinge a termini della lingua inglese, complice anche la sempre maggiore digitalizzazione e internazionalità delle aziende. Non di rado, quindi, capita di incappare in parole che arrivano direttamente da oltremanica, alcune più comuni di altre.

Per chi vuole arricchire il proprio vocabolario, Cambridge English, che da oltre 80 anni opera nel nostro paese come ente certificatore del livello di lingua inglese, ha raccolto le parole inglesi indispensabili al lavoro: da smart a meeting, 10 termini da sapere o da imparare per non farsi cogliere impreparati.

Smart
La parola smart può essere tradotta con “intelligente”. Riferito ad una persona, il termine può essere utilizzato come aggettivo per fare riferimento alla sua velocità e capacità di apprendimento o di adattamento alle situazioni. Nell’ambito lavorativo è spesso associato a situazioni legate al digitale, come nell’espressione smart working, ossia “lavoro agile”, nata e utilizzata esclusivamente in Italia (nel Regno Unito, infatti, si parla di work from home). Non solo, in caso di un colloquio o di una riunione anche l’abbigliamento può essere smart, ossia “elegante”.

Call

Una call è una “telefonata” e in ambito lavorativo si utilizza non solo per indicare le semplici chiamate, ma anche le riunioni fatte al telefono o in video. In queste situazioni è spesso associata ad altri termini, come nel caso di conference call o video call, rispettivamente audio- e videoconferenza.

Briefing

Briefing deriva dal verbo (to) brief, ossia “dare istruzioni”. In ambito aziendale, il briefing è un incontro durante il quale si discute l’andamento di un’operazione o vengono impartite delle istruzioni; nel marketing, invece, un documento nel quale vengono date tutte le indicazioni necessarie per la realizzazione di un progetto. Il termine è usato anche nell’aviazione militare, dove indica gli ordini operativi impartiti prima di una missione in volo.

Brainstorming

Il brainstorming è una “tempesta di cervelli”, un modo per generare nuove idee attraverso l’incontro di più menti e più persone che con discussioni e confronti raccolgono nuovi spunti. Spesso viene fatto per portare a termine un progetto, risolvere un problema o per dare vita a qualcosa di nuovo.

Feedback
Al termine di ogni lavoro o progetto spesso si richiede un feedback, ossia un’opinione o un giudizio in merito. I feedback possono essere sia positivi che negativi e spesso, nel secondo caso, prevedono anche delle critiche costruttive.

Workshop

La parola workshop può essere tradotta con “laboratorio” e fa riferimento sia a un luogo fisico che a un evento attraverso il quale le persone apprendono qualcosa di nuovo in modo pratico e confrontandosi. In questo caso si può tradurre anche come “corso” o “seminario”.

ASAP

ASAP, scritto anche in minuscolo, è l’acronimo dell’espressione as soon as possible, ossia “il prima possibile”. In ambito lavorativo viene spesso utilizzato nelle email o nelle indicazioni relative alle consegne dei progetti. È il modo più comune e veloce per sottolineare un’urgenza.

Mission

Una mission è una “missione” ed è spesso utilizzato come termine per fare riferimento allo scopo principale di un’azienda, l’idea alla base dell’intero business.

Know-how

Il know-how, letteralmente il “sapere-come”, è l’insieme delle competenze e delle capacità acquisite con l’esperienza. Spesso, con questo termine, si fa riferimento alle cognizioni specifiche necessarie per svolgere un compito o una professione nel migliore dei modi.

Meeting
Meeting, dal verbo (to) meet, è un termine molto comune usato in diversi ambiti e indica un “incontro”. Nell’ambiente lavorativo può essere utilizzato anche in riferimento a una riunione o a un colloquio con i clienti, con i colleghi o con i superiori.

 

redazione