“Zara Zabara” è il disco di Olivia Sellerio che canta per il commissario Montalbano

E’ uscito il 22 febbraio 2019, prodotto da Palomar/Rai Com e pubblicato da Warner Music Italia l’album Zara Zabara – 12 canzoni per Montalbano – di Olivia Sellerio.

Coi due nuovi inediti, ‘U curaggiu di li pedi, che commenta la scena dei migranti ne “L’altro capo del filo”, e Comu aceddu finici, che chiude l’episodio “Un diario del ’43”, diventano 12 le canzoni da lei scritte interpretate e cantate per Il commissario Montalbano e Il giovane Montalbano II e finalmente potremo ascoltarle in cd e digital download Olivia Sellerio – Zara Zabara – 12 canzoni per Montalbano.

Succede che Olivia sia nata e cresciuta fra i libri, e venga da un’isola in cui ancora risuona il richiamo lasciato all’umanità dalla tragedia greca, e che in questo posto incantato, crudo e meticcio abbia deciso di vivere; succede che abbia una voce, e una voce in capitolo, nel suo specialissimo capitolo, e cuore di carta e sangue d’inchiostro per scrivere canzoni, come queste pagine di vita, che adesso chiama a raccolta e canta nel nuovissimo album.

Dodici brani della cantautrice palermitana, ancora una volta capace di trasformare racconto e sentimento in musica, tra atmosfere mediterranee, sonorità dell’Atlantico, polvere d’Africa e folk americano, nella sua voce piena di reminiscenze e di parole attente a intrecciare storie al melos siciliano e a mille radici di altri modi e mondi, e fare spola tra la Sicilia e altrove.

Storie d’amore, di spartenza e resistenza, di denuncia, di accoglienza cantate dalla sua voce magnetica, scura, viscerale, una voce matrioska che ne contiene tante.

Ad affiancare il canto c’è il suono nobile del violoncello, la fisarmonica coi suoi bordoni avvolgenti, la pulsione del contrabbasso e delle percussioni con le chitarre – diverse a seconda dell’umore del brano – in una fitta rete di linee melodiche; c’è un impasto di corde e archi a dialogare coi sapienti effetti della chitarra elettrica, un accordo acustico-elettronico a favorire l’incontro di sonorità più attuali con quelle della tradizione colta o popolare, siano i temi di origine extraeuropea, il jazz o la musica d’autore del secondo Novecento.

Olivia Sellerio nasce e vive a Palermo, da anni divisa tra i libri e la musica. Cresce nell’amore per le storie e il piacere di condividerle che diventa mestiere, eredita “cuore di carta e sangue d’inchiostro”, e sono questo battito, questo respiro, a muovere per primi la sua voce, il desiderio di farsi tramite di un racconto, testimone di canzoni che racconto sono due volte, di musica e parole.

Un cammino che parte in Sicilia e presto la conduce attraverso altri generi e luoghi della musica, travalica i confini con nuovi incontri dirompenti, ma in Sicilia più che spesso la riporta.

Da anni impegnata nel rinnovare la tradizione musicale della sua terra, il suo lavoro, oggi, è un mosaico nel quale convivono interpretazioni di riconoscibile impronta jazz con vocalità mediterranee e africane, latinoamericane e neolatine, che si fondono in un incontro inedito, un’opera di ricerca e sintesi che accorda linguaggi e generi musicali dei mondi diversi, interpretati da Olivia nel tempo, coniugandoli fra loro e al melos siciliano, dai successi internazionali di “Accabbanna”, che nel 2005 firma a quattro mani con Pietro Leveratto, affascinante e inedita commistione di melos popolare siciliano e jazz d’autore, che la porta sui grandi palchi della scena nazionale e internazionale, alle canzoni che dal 2014 canta e scrive per le serie del commissario di Vigàta raccolte e pubblicate da Warner Music in “Zara Zabara”.

Per i suoi lavori in lingua siciliana Olivia ha ricevuto: Premio speciale “Donna di scena” 2006; Premio Donna nel Jazz 2006; Premio Rosa Balistreri – Alberto Favara 2013; Premio Efebo d’Oro per Nuovi Linguaggi per la Musica 2015; Premio Donna del Mediterraneo per le Arti dello Spettacolo 2018; Premio A.N.D.E. 2018

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