Una storia semplice: nella vita come nella marcia. Il film su Annarita Sidoti

Presentato in anteprima il 27 marzo al  Cinema King di Catania, il film “Una storia semplice” di Goffredo d’Onofrio e Giuseppe Garau, premiato all’ Overtime Festival di Macerata,  racconta la vita di Annarita Sidoti, originaria di Gioiosa Marea (Messina), marciatrice e leggenda del mondo dell’atletica leggera, vincitrice di 2 ori europei e un oro mondiale ad Atene 97’. La pellicola approfondisce il carattere e la personalità della donna, attraverso testimonianze, interviste e immagini di repertorio: dalla crescita come atleta, alla vita dopo lo sport. Ne emerge il ritratto di una donna forte e di “carattere” che come sportiva dava sempre il meglio di se, sfidando i pronostici e tirando fuori un’inesauribile grinta,  a maggior ragione quando partiva sfavorita in una gara.

Una “papuzzedda” di appena  1,50 metri (per usare un’espressione del suo allenatore)  in grado di sfidare e vincere avversarie fisicamente molto più prestanti di lei. Interessante la ricostruzione della vittoria di Atene 97’, gara alla quale la Sidoti non avrebbe nemmeno dovuto partecipare (perché aveva ottenuto il quarto tempo  italiano e quindi era stata esclusa dalla squadra). La ragazza si allenò anche se non doveva gareggiare, con testardaggine, tenacia ed impegno. Alla fine, a causa dell’indisponibilità di Rossella Giordano, fu lei a sostituirla, a marciare e a vincere.

La pellicola dei due autori mette in luce, oltre che alla carriera sportiva, anche aspetti più intimi e meno noti: nellla testimonianza del marito Pietro, ad esempio, si racconta della loro relazione a distanza (come tutte le atlete, infatti, Annarita viaggiava spesso fuori dalla Sicilia, a volte, anche fuori dall’italia per allenarsi), di come la ragazza vivesse con serenità questa lontananza, seppure non semplice da gestire.
Già da questo racconto emergono la sua positività, la spensieratezza e la sua incredibile capacità di rendere semplici anche le cose più difficili. Caratteristiche che vengono sottolineate con ancora più forza, nel raccontare l’ultimo periodo della vita dell’atleta, segnato dalla malattia che poi provocò la sua scomparsa a 45 anni.

Nel ricordo, gli amici e i parenti si stupiscono ancora della sua tenacia, della capacità di resistere al dolore e non demordere.  Soprattutto del suo incrollabile ottimismo, della naturale propensione nel vedere sempre il lato positivo, nonostante le difficoltà. Una “storia semplice” la sua, perché  trasparente, “fluida”, vitale e armonica come la  marcia di cui era campionessa e che eseguiva con grande eleganza.

Coerente in tutte le sue scelte,dopo lo sport, finita la sua carriera di alteta, oltre ad occuparsi a tempo pieno della famiglia (dei tre figli Federico, Edoardo e Alberto), Annarita conseguì anche la laurea magistrale in scienze motorie, a testimonianza di come fosse un vero e proprio vulcano di energia e di come alla fine, nonostante l’apparenza le fosse contraria, riuscisse sempre ad ottenere i risultati da lei desiderati. Nel suo curriculum anche un film “Le complici”, di Emanuela Piovano in cui interpreta una ragazza di strada con picoli precedenti penali che gira per le strade della città in motorino.

Una storia seplice e aggiungerei completa”, afferma il marito Pietro che, ospite al Cinema King, ha preso la parola al termine della proiezione, sottolineando l’intensità che la Sidoti riusciva a mettere in tutto ciò che faceva. Uno spazio è stato dato anche ai due autori del film.

Ciò che più ci ha stupito nel girare è stato constatare come tutte le testimonianze su Annarita fossero convergenti”, nonostante provenissero da luoghi e da persone diverse” – “In un certo senso, il film si è girato da solo” – dice Giuseppe Garau, il regista.

La ragione per cui abbiamo deciso di raccontare questa storia è stata soprattutto il voler rappresentare la forza e il carisma che Annarita Sidoti era in grado di sprigionare, che credo possano davvero rappresentare dei valori assoluti cui fare riferimento e dai quali trarre ispirazione” Sono le parole di Goffredo d’Onofrio, autore delle interviste che compongono la pellicola.

Alla proiezione di Catania, ne seguiranno altre in Italia. Qui un elenco delle prossime date. I biglietti possono essere acquistati su Movieday.it

31 marzo Torino – Greenwich Village                                       4 maggio Verona – Aurora

5 aprile Milano – Beltrade                                                              5 maggio Aosta – Giacosa

10 aprile Genova – Ariston                                                             12 maggio Bari – Royal

18 aprile Bologna – Galliera

20 aprile Roma – Caravaggio

Francesco Bellia