Tour de France verso Parigi: tutti a caccia del favorito Alaphilippe

Saranno ancora una volta le Alpi i grandi giudici del Tour de France. Alle grandi asperità degli ultimi giorni di corsa si uniranno il caldo che inesorabile è piombato nuovamente forte sulla cara e vecchia Europa. L’edizione numero 106 della Grand Boucle è aperta più che mai. I francesi sognano con Julian Alaphilippe in maglia gialla, ma sanno che la concorrenza è forte. Sguardo sul britannico Geraint Thomas e sull’olandese Steven Kruijswijk, primi tra gli inseguitori. Sono loro che potrebbe rendere ancor più bollente questo finale di corsa.

Le speranze italiche sono tutte affidate a Fabio Aru. Sono, però, quei 14’15” che lo distanziano dal primo, alla vigilia della tappa numero 17, non sembrano lasciar scampo al corridore azzurro. Per scommettere sulle ultime giornate della corsa più bella del mondo, varie sono le offerte proposte dagli allibratori e Sporty Trader passa in rassegna i migliori bonus di benvenuto per iscriversi sui book e scommettere sul Tour de France.

 

Julian Alaphilippe

Come detto, i transalpini sognano con Alaphilippe. È dal 1985 che un francese non sale sul gradino più alto del podio. Allora fu una leggenda come Bernard Hinault. Oggi è un 27enne che solo da un paio di stagioni si è fatto conoscere al grande pubblico. Dopo due Freccia Vallone e una Milano-San Remo, ora, sogna il grande colpo, il successo che gli potrebbe definitivamente cambiare la vita.
“Non so se sia realistico o meno arrivare a Parigi con la maglia gialla, ma continuerò semplicemente a fare quello che ho fatto. Darò tutto per difendere la mia posizione di leader”. Alaphilippe sa che il finale sarà duro, ma altrettanto affascinante.
“Più mi avvicino a Parigi, più cambiano le mie emozioni, ma ci sono ancora tappe durissime e devo essere realista”.

La diciassettesima tappa da Pont du Gard a Gap di 206 km si presenta come l’antipasto di quello che dovrebbe essere il gran finale. Se non ci saranno sorprese dovrebbe concludersi con una volata. Una bpoccata d’aria per gli uomini di classifica che dovranno stare attenti solamente agli imprevisti di giornata. La tappa simbolo di questa edizione della corsa e la numero 8, ritenuta da molti addetti ai lavori quella decisiva ai fini della classifica. Da Embrun a Valloire di 2017 km e soprattutto il Col du Galibier a fare da spartiacque tra chi ancora potrà permettersi di sognare la maglia gialla e chi avrà a quel punto come unico obiettivo l’arrivo sui Campi Elisi parigini.

E se pensate che il giorno dopo si potrà rifiatare preparatevi a restare ancora con il fiato sospeso perché anche i 123 km che separano Saint Jean de Maurienne da Tignes non lasceranno spazio all’improvvisazione. La tappa è breve ma gli uomini di classifica dovranno affrontarla anche con gli occhi dietro la testa: sarà una lunga e inesorabile ascesa al Col de l’Iseran quindi la lunga discesa prima di affrontare l’ultima ascesa verso la stazione sciistica di Tignes.

Il penultimo giorno di gara, quello che una volta era dedicato agli specialisti delle prove contro il tempo, stavolta sarà nuovamente terra di conquista di scalatori e uomini in caccia della fortuna di giornata: dall’olimpica Albertville a Val Thorens ecco le ultime salite del Tour raccolte in 131 km di corsa. Solamente lassù in vetta sarà proclamato il vincitore della corsa che il giorno successivo, domenica 28 luglio, da Rombuillet a Parigi si potrà godere la passerella finale e la grande incoronazione.