La Terra è una palla che gira. Per quanto, queste affermazioni non scaturiscono direttamente dalla vita quotidiana, la forma del nostro pianeta è un dato di fatto. L’uomo ha intuito e dimostrato, infatti, la sfericità della Terra anche prima dell’era spaziale, prima ancora delle immagini di Cristoforetti e Parmitano. Eppure, siamo proprio certi che sia così?
Dal 2017, anno del primo “Flat Earth International Conference”, un numero sempre maggiore di persone ha iniziato a credere che la sfericità della Terra sia in realtà la più grande balla della storia dell’uomo. Si tratta dell’ormai noto fenomeno dei Terrapiattisti, secondo cui esistono diverse prove che dimostrano il fatto che il nostro Pianeta non è affatto tondo. Al grido “La Nasa ci ha mentito per tutti questi anni”, in tanti hanno cercato di dimostrare la veridicità delle teoria della Terra piatta. Tra questi anche il 64enne Michael “Mad Mike” Hughes, della Apple Valley, deceduto nel tentativo di lanciare un razzo fatto in casa nel deserto californiano.
Noto tra i teorici del Terrapiattismo, lo scorso 22 febbraio Hughes ha cercato di dimostrare che la Terra fosse davvero piatta avvicinandosi il più possibile allo spazio. Assistito dal suo partner Waldo Stakes, Hughes ha tentato di raggiungere un’ altezza di 1,500 piedi (1,5 km) alla guida del razzo. Il tutto ripreso dalle telecamere di “Homemade Astronauts”, uno show televisivo sui fabbricanti di missili amatoriali in onda sul canale statunitense “Science Channel”. I filmati ripresi dai social mostrano gli attimi della tragedia Le immagini, infatti, mostrano la caduta del razzo pochi secondi dopo il lancio. A nulla è servita l’apertura del paracadute. Lo schianto è stato fatale per il pilota che ha perso la vita sul colpo, come confermato dal Dipartimento dello sceriffo della contea di San Bernardino. Non sono stati segnalati altri infortuni.
Non era la prima volta che Hughes tentava questo tipo di impresa. Nel 2018, infatti, si era lanciato in aria con un razzo per 1.875 piedi (570 m) prima di colpire il terreno con un urto, raggiungendo una velocità di 350 miglia all’ora prima di attivare il suo paracadute. Hughes aveva anche battuto un Guinness World Record nel 2002 dopo aver completato il più lungo salto mai registrato con una limousine. Ma entrare nel Guinness non gli è bastato. Nel 2014 aveva addirittura rischiato la vita in un lancio simile a quello che gli è, purtroppo, costata la vita.
Immediato il cordoglio da parte da parte di “Science Channel” che ha lasciato a Twitter un messaggio di cordoglio: “Michael “Mad Mike” Hughes è tragicamente scomparso oggi nel tentativo di lanciare il suo razzo fatto in casa. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla sua famiglia e ai suoi amici in questo momento difficile. Fare questo lancio rappresentava il suo sogno e Science Channel era lì per raccontare il suo viaggio” .
