Tra gli effetti più evidenti del cambiamento climatico causato dall’uomo vi è la forte siccità che, in particolar modo, negli ultimi mesi ha causato danni in gran parte dell’Europa occidentale e USA. La gravità della situazione, però, riserva anche delle sorprese. Infatti, proprio a causa della prolungata mancanza di pioggia, in Spagna, dopo più di trent’anni è riemerso il villaggio di Aceredo.
In Galizia, nel nord-ovest della Spagna, si trovava il villaggio di Aceredo
Per tre decenni il villaggio è stato tenuto nascosto dalle acque del fiume Lima all’interno della diga di Alto Lindoso. La zona, al confine con il Portogallo, era stata trasformata in un bacino idrico artificiale e la popolazione nel 1992 era stata spostata altrove. La decisione fu presa già nel 1968, Elledecor.com espone come già Francisco Franco e António Salazar (primo ministro del Portogallo) avessero stipulato un accordo per lo sfruttamento dei fiumi al confine.
I resti di quella civiltà sono oggi rinvenuti e per quanto sia meraviglioso ritrovare il passato di un intero popolo, il fatto che il villaggio sia riemerso non è un bene.
Il bacino idrico in questione, così come altri in Spagna, ha fortemente risentito della siccità. I dati del ministero dell’ambiente spagnolo mostrano infatti che i bacini idrici spagnoli siano al 44% della loro capacità, ben al di sotto della media di circa il 61% nell’ultimo decennio.
Già da ottobre 2021 il Villaggio di Aceredo stava a poco riemergendo, ma con la diga al 15% della sua capacità massima – si legge da Wired – dopo trent’anni è totalmente ritornato in superficie. L’evento, nella sua totale straordinarietà, è indice di un dramma. L’ecosistema sta cambiando a causa dell’aumento delle temperature e del prosciugamento delle acque. Tuttavia, a fatti ormai compiuti, si pensa addirittura a trasformare il villaggio in meta turistica.
Quindi, vale la pena domandarsi com’era Aceredo prima di essere disabitato e sommerso d’acqua?
Quello che oggi appare come un vero e proprio villaggio fantasma pieno di rovine, in realtà era un villaggio molto accogliente. D’altro canto è possibile ancora ammirare i resti di un bar in cui gli abitanti si ritrovavano per stare insieme. O ancora una fontanella dalla quale esce ancora dell’acqua.
Tutt’intorno, invece, prima di essere inondato dal fiume Lima, vi era molto verde. Il villaggio era circondato da aranci e vigneti.
Un paesaggio estraneo dal mondo industriale che è tornato, però, in una veste e in una situazione differente e persino disastrosa.
Oltre al cambiamento climatico, ad aver accentuato il riemergere di questa zona è stato lo sfruttamento della riserva d’acqua da parte di una compagnia elettrica portoghese. A tal proposito, dal 1° febbraio 2022, il governo portoghese ha ordinato a diverse dighe di sospendere l’uso dell’acqua per la produzione di elettricità e l’irrigazione. Chiaramente, la diga di Alto Lindoso è inclusa in queste.
La riscoperta del villaggio di Acereo, al di là dal suscitare una forte nostalgia di un passato ormai cancellato ai suoi abitanti, è soprattutto una delle importanti conseguenze che il cambiamento climatico ha causato. Necessario è, dunque, cercare di trovare soluzioni a riguardo e anche il prima possibile.