Premier Conte in conferenza presenta le fasce: stupore per Campania e Sicilia

Si conclude oggi la due giorni di valzer tra governo e regioni per l’emanazione del nuovo DPCM firmato ieri notte dal Premier Conte che prevede le nuove mosse del Governo contro l’espansione del coronavirus nella nostra Penisola.
I contenuti del DPCM sono ormai chiari e sono stati elencati in più occasioni, anche nei nostri precedenti articoli: Italia divisa in tre fasce, coprifuoco obbligatorio alle 22 per tutto il Paese, didattica a distanza per gli studenti dalla seconda media in sù, spostamenti limitati tra regioni e soprattutto chiusura delle attività commerciali non ritenute essenziali.

L’ennesimo duro colpo all’economia del Paese, sebbene il Governo prometta ristori che tardano ad arrivare. La situazione è davvero complicata, perchè ai problemi dati dalla crisi economica e quella sanitaria, è in atto uno scontro politico di carattere rilevante tra Governo Nazionale e Regioni, con Fontana capofila di una serie di governatori fortemente contrari alla chiusura della Lombardia.
Dalle regioni arrivano anche messaggi contraddittori rispetto a quelli dell’ISS che comunica un RT diverso da quello comunicato da Lazio prima e Lombardia poi.

L’Europa ha vissuto situazioni simili, con gli altri paesi che hanno vissuto scontri interni rilevanti prima di decidere di fare un passo indietro che poi ha riportato al lockdown. Passo indietro fatto anche nel nostro paese, ma in senso diverso, infatti se prima era stato reso noto che le misure sarebbero entrate in atto nella giornata di domani, è da poche ore che Palazzo Chigi ha comunicato che le disposizioni saranno effettiva dalla giornata di venerdì. Questo è un chiaro segnale che ancora nella stanza dei bottoni non si è trovata la quadra rispetto all’assegnazione delle zone di pericolosità del paese.

L’ordinanza del Ministro Speranza tarda ad arrivare e così ancora non sono state rese ufficiali le zone rosse del paese sebbene si diano per assodate Lombardia, Piemonte, Calabria e Bolzano con i suoi 10 comuni autonomi. Da verificare la collocazione della Liguria, che ancora non si capisce dove sarebbe collocata dai 21 dati presi in considerazione per l’elaborazione della fascia di allerta.

Sul fronte dei contagi la giornata non è rassicurante, ma il Dottor Gianni Rezza conferma il fatto che la curva si stia stabilizzando a quanto pare. Dopo l’intervento del Presidente dell’ISS, Conte ha annunciato la sua conferenza stampa alle 20:20.

Il Premier descrive nuovamente come la situazione sia rischiosa e di come sia necessario intervenire immediatamente nella speranza di poter ricorrere a vaccini e sistemi di prevenzione più importanti al più presto.
“Se introducessimo misure uguali su tutto il territorio nazionale creeremo un duplice danno, imporre misure errate e ingiuste per la prevenzione del Paese su alcune aree.” Spiega il Presidente che introduce le Aree Gialle, Aree Arancioni e Aree Rosse.

Area Gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Prov. di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana Umbria e Veneto

Area Arancione: Puglia e Sicilia

Area Rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta

Qualora una regione dovesse riscontrare significativi miglioramenti non potrà comunque lasciare la fascia di assegnazione prima dei 14 giorni.

Andrea Calabrò