Ortigia Sound System: esperienza unica a 360 gradi!

Weekend carico di emozioni e suoni quello appena passato a Siracusa, precisamente sull’Isola di Ortigia. Anche la sesta edizione dell’Ortigia Sound System si è esaurita, confermandosi come una vera e proprie esperienza di vita, oltre che musicale.

Sono stati giorni intensi di musica, resi magistrali dalla straordinaria location dell’Isola antica di Ortigia.

Mercoledì le danze sono state aperte da Colapesce, siciliano doc, che ha deliziato i fortunati con un’esibizione in barca al tramonto. Insomma, una fusione tra musica e natura.

Il venerdì sera, però, è stato il turno dell’artiglieria pesante.
Sul main stage, situato sulla punta dell’isola nel piazzale del magnifico castello Maniace, è toccato a Hell Yeah insieme a My Friend Dario e Peedo aprire una serata che rimarrà nella storia del festival.

Subito dopo è toccato, in successione, alle spumeggianti Charlotte Adigéry e Emmanuelle, capaci di creare atmosfere tanto diverse tra loro, quanto piene di emozioni.

Successivamente il festival si è spostato sulle tonalità americane dei Neon Indian.
Il gruppo statunitense si è reso protagonista di una performance eccezionale, condita anche da cover di canzoni care alle estati italiane, come Vamos A La Playa.

Le esibizioni hanno apparecchiato il tavolo per il maestro Giorgio Moroder, il fondatore della disco music, in tour con il format Un’estate italiana.

Il dj e produttore trentino ha letteralmente incendiato il pubblico. Ha eseguito tutti i suoi grandi successi prodotti per grandissimi artisti, da Donna Summer, ad Kyle Minogue, fino ai Daft Punk.

Il disc jockey non sembra volerne sapere di lasciare questa attività e non dimostra affatto i suoi 79 anni. La musica, a quanto pare rende giovani e continua a rendere epica la figura di Giovanni Giorgio.

Il sabato è stata la volta di Venerus, con lo special guest Gemitaiz. Il duo, da sempre a stretto contatto per varie collaborazioni, non ha deluso le aspettative ed ha portato parte dalla sua sonorità romane anche in Sicilia.

Molto particolare l’esibizione do Yussef Dayes, che con le sue sonorità rilassanti ha creato un’atmosfera di pace e spensieratezza nel castello.

Bellissima esibizione dei Kokoko!, band che utilizza orgogliosamente strumenti ricavati dai rifiuti, capaci di far ballare il pubblico con i loro ritmi tribali ed elettronici.

L’OSS è il tipo di festival a cui chiunque deve partecipare almeno una volta della vita, per capire qual sia davvero lo spirito di un festival.

Non si parla solamente di musica, ma di un legame con l’intero contesto, in cui note, storia e mare si intrecciano, facendo breccia nel cuore di ognuno. All’anno prossimo!

Paride Rossi