Non sai cosa sia un fast food ittico? Forse è ora di rimediare!

È da i tempi di Ambrogio e del “Non ho proprio fame ma voglia di qualcosa di buono” che consumare un pasto in compagnia è diventato un problema che occupa dai 30 ai 45 minuti a serata, e che finisce inesorabilmente in tragedia.

Chi ha voglia di scampi e aragosta, chi invece mangerebbe al thailandese, chi vorrebbe un bel panino ignorante e chi la pizza ai 107 cereali; una cosa accomuna sempre però: il budget da pizzetta al taglio e birra in lattina dagli h24. È davvero difficile dunque trovare un punto di ristoro che sia capace di riunire tante voglie culinarie diverse in un unico posto e con un budget contenuto.

Dalla fusione tra mondi lontani, come quello di di Bartolo L’Abbate, proprietario di una delle più rinomate pescherie di Polignano, e Domingo Iudice, direttore dell’agenzia creativa Brainpull, nasce il progetto Pescaria: un fast food ittico. Cosa vende? Semplice: pesce fresco.

Parliamo di uno dei luoghi italiani nei quali il pescato crudo fa parte della tradizione e della cultura locale da sempre; così Pescaria ha deciso di prendere la tradizione e rivisitarla in una chiave diversa; ha creato un luogo conviviale nel quale consumare il cibo più caro di sempre ma in un format completamente diverso.Qua, infatti, si può mangiare un panino con tonno al pepe, mozzarella di bufala, friggitelli, pesto di capperi e pomodoro; delle polpette di crostaceo o un’insalata di cicale greche; il tutto servito in un box di carta in linea con lo stile tra il fast e lo street food. Per distinguersi dalla concorrenza ha inoltre chiesto collaborazione al famoso chef Lucio Mele, l’autore delle tartare aromatizzate. Il menù si arricchisce ogni giorno di nuovi sapori e nuovi accostamenti ad un prezzo che lo rende alla portata di tutti. Ad esempio l’entry level del pesce crudo costa 12 euro a persona.

Il progetto sarebbe, infatti, quello di rendere “democratico” il pesce, dichiara Iudice a Startupitalia!; e per democratico si intende alla portata economica di tutti. La modalità fast food prevede infatti l’assenza del servizio e quindi del coperto, permettendo di ridurre nettamente i costi senza incidere sulla qualità del prodotto.

Ma l’ibridazione con il mondo online ha permesso quel salto in più: l’azienda ha infatti investito sul canale Facebook per quanto riguarda promozione e marketing; guidati da Brainpool e grazie all’elaborazione di un piano editoriale strategico riescono ad arrivare ad oltre 300 mila utenti al giorno.

Ma non succede solo a Polignano. IL 7 Settembre verrà inaugurata la sede distaccata di Pescaria a Milano, ed è nuovamente il loro utilizzo dei social che stupisce: impiegando il mezzo Facebook per il recruiting; grazie alla pubblicizzazione e alle successive selezioni hanno formato così il personale del nuovo punto ristoro.

Quindi basta sushi dell’”All u can eat” a 10 euro a persona. Gitarella in Puglia e mare crudo nostrano assortito per 2.

I’m loving fish.

Aurora Erbì