musei stravaganti
crediti: Sulabh International Museum of Toilets

I 5 musei più stravaganti del mondo: dai gabinetti ai collari per cani

Il museo è il luogo per eccellenza in cui preservare ed esporre al pubblico tutto ciò che è arte. L’arte, però, non sempre risponde a canoni prestabiliti. Anzi, spesso fa discutere e talvolta conserva in segreto il suo significato. Per questo, non stupisce che nel mondo esistano collezioni di tutti i tipi, improbabili e discutibili. Non solo quadri, statue e reperti archeologici, ma nei musei è possibile trovare oggetti stranissimi.

Virail, una piattaforma che si occupa di trasporto pubblico, ha ricercato i musei più strani del mondo. Collezioni particolari e non convenzionali, ma che raccontano qualcosa dell’umanità.

Ecco 5 musei che rientrano nella categoria “stranezze”.

The Dog Collar Museum – Leeds (Regno Unito)

Nella caratteristica cornice del Castello medievale di Leed ha trovato spazio, il Dog Collar Museum. Al suo interno sono conservati ben 130 collari appartenuti ai cani dei proprietari del castello  o pervenuti tramite donazioni private. I pezzi della collezione sono tutti diversi e sono stati raccolti alla fine degli anni Settanta in onore dello storico inglese John Hunt per volere della moglie Gertrude. Si tratta della più ricca collezione di collari del mondo e racconta cinque secoli di storia, a partire dal XV secolo.

crediti: Leeds Castle – Collar museum

Sulabh International Museum of Toilets – Nuova Delhi (India)

A Nuova Delhi, nel 1992, è nato un museo dedicato ad uno degli oggetti più utilizzati al mondo: il gabinetto. Il Sulabh International Museum of Toilets raccoglie i wc provenienti da 50 diversi paesi del mondo e di epoche diverse. Visitando le sale del museo è possibile trovare gabinetti che risalgono al 3000 a.C, fino al XX secolo. Lo scopo della Sulabh International non è solo quella di raccontare l’evoluzione di questo oggetto. Il progetto testimonia le abitudini delle varie popolazioni del mondo, gli usi e tutti gli aspetti sanitari e sociali che riguardano il wc. Tra le ricostruzioni ed altri di fattezze molto simili a quelli ben conosciuti, sono inseriti anche pezzi unici e rari. Il wc a forma di libreria oppure l’orinatoio spaziale che purifica l’urina e la rende acqua potabile. Un percorso che racconta un atto quotidiano dal quale nessuno è escluso.

Museo fallologico islandese – Reykjavik (Islanda)

Quella del Museo Fallologico Islandese è forse una delle collezioni più particolari e surreali del mondo. Al suo interno sono conservati circa 200 organi sessuali maschili di ben 92 specie animali islandesi, ma estinti. L’idea prende vita dal pene di un toro che il proprietario del museo possedeva fin da bambino. Saputo ciò, amici e poi estranei, hanno iniziato a regalare i falli di altri animali. Quando la quantità è aumentata, raggiungendo un numero considerevole di peni, l’uomo fu spinto a fondare un museo. All’inizio la collezione del museo contava 62 esempi, oggi il numero ha raggiunto i 272 campioni tra organi completi e parziali. Tra orsi polari, balene, foche e tori, ci sono anche quelli di quattro esseri umani, frutto di una donazione certificata.

crediti: The Icelandic Phallological Museum

Museo del sesso – Amsterdam (Paesi Bassi)

Noto anche come Tempio di Venere, il Museo del Sesso di Amsterdam è il primo nel suo genere. Le sale del museo sono dedicate interamente al sesso. Un luogo che incuriosisce i turisti di tutto il mondo e trova spazio tra il disappunto e il fascino. Il museo espone statue, fotografie, video, oggetti di ogni tipo che raccontano l’erotismo. La storia del sesso attraversa i secoli, senza  l’amore porre confini geografici e rompendo tutti i tabù che ancora esistono sull’argomento. Attraverso anche le personalità di grandi seduttori del passato, da Casanova a Rodolfo Valentino si fa appello alla libertà sessuale e all’apertura mentale. Questi due aspetti sono rimarcati dagli esempi di alcune civiltà del passato e non manca la chiusura avvenuta in alcuni periodi storici, come il Medioevo.

crediti: Museum of broken relationship – Alan Vajdic

Museo delle relazioni interrotte – Zagabria (Croazia)

Ospitato all’interno di palazzo Kulmer a Zagabria, il Museo delle Relazioni Interrotte è un progetto globale che racconta un viaggio ricco di emozioni, fatto di amore e di perdite, e accoglie tra le sue sale oggetti e storie che le persone hanno voluto condividere. Ci sono anelli, fotografie, biglietti, oggetti legati alla vita quotidiana, come macchinette del caffè, e altri personalissimi, come ciocche di capelli. Dettagli grandi e piccoli che per qualcuno rappresentavano il mondo intero e con i quali, tutto sommato, immedesimarsi è più facile di quanto si pensi. Il museo al momento vanta anche un’altra sede a Los Angeles.

Benito Dell'Aquila