Paolo Nespoli (@astro_paolo) per la terza volta nello spazio!

Missione VITA, la missione dei primati

Ancora una volta, l’Italia gioca un ruolo importante durante una missione spaziale. Questa volta si tratta della missione VITA (Vitality, Innovation, Technology e Ability) che avrà inizio il 28 luglio alle 17.41 con il lift-off dal cosmodromo di Baikhonur, in Khazakistan. La Soyuz lascerà la terra col suo equipaggio di tre astronauti: lostatunitense Randy Bresnik, il russo Sergei Ryazansky  e l’italianissimo Paolo Nespoli, alla sua terza esperienza nello spazio.  Un viaggio di circa 6 ore condurrà la navicella alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dove avrà inizio la parte operativa vera e propria della missione

Con i suoi 60 anni, Paolo Nespoli è ad oggi il più “anziano” astronauta europeo a volare nello spazio. Durante i 6 mesi di permanenza in orbita, avrà modo di mettere a frutto la sua esperienza e le sue capacità per realizzare ben 13 esperimenti selezionati dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Tuttavia,  essi rappresenteranno solo una piccola parte delle attività. La missione, infatti, prevede ben 200 esperimenti che l’equipaggio eseguirà sotto la supervisione dei responsabili di progetto e dei tutor che li seguiranno da terra.

Una preparazione durissima

La preparazione per una missione di questa portata è senza dubbio durissima. Un astronauta non è specializzato in una precisa disciplina sperimentale, ma è l‘unico a poter portare a termine qualsiasi attività nello spazio. Egli diventa braccio ed occhio degli scienziati sulla Terra e, pertanto, deve essere in grado di seguire pedissequamente le procedure sperimentali, ma anche di risolvere gli innumerevoli problemi che potrebbero verificarsi in orbita e senza l’aiuto fisico di nessuno.

Per gestire una situazione simile e seguire esperimenti che, spesso, appartengono ad ambiti di ricerca anche molto diversi tra loro, Paolo ha dovuto seguire un intenso addestramento di ben due anni che lo ha portato in giro per il mondo e preparato tanto fisicamente quanto scientificamente. Non fosse sufficiente, per scongiurare il trasporto di qual si voglia agente patogeno a bordo della ISS, gli astronauti sono sottoposti ad una rigida quarantena in un’area apposita della cittadina ospitante il sito di lancio. Come ovvio per una quarantena, i contatti fisici con l’esterno sono ridotti al minimo e chiunque entri in contatto con gli astronauti è sottoposto a rigidi controlli medici per scongiurare ogni tipo di contagio.

Il viaggio a bordo della Soyuz

Il viaggio a bordo della capsula più lanciata della storia non è esattamente un volo in prima classe. Gli astronauti hanno a disposizione 9 metri cubi di spazio. Il resto della navicella è occupato per intero dal carico e dal modulo di comando e ciascun membro dell’equipaggio ha a disposizione uno spazio pari al volume di un litro in cui riporre i propri oggetti personali. Poco spazio e bagaglio ridotto all’essenziale dunque, ma c’è comunque il tempo per un po’ di divertimento.Per la prima volta tutti e tre gli astronauti a bordo della Soyuz porteranno con sé un piccolo oggetto che fungerà da indicatore di gravità.

Sono  stati ribattezzati indicatori ZeroG e non si tratta di complesse apparecchiature tecnologiche, ma di banalissimi giocattoli, con un valore affettivo per i proprietari, che consentiranno di visualizzare il momento in cui la capsula smetterà di sentire l’influsso della gravità terrestre. Ma come? Il processo è, in realtà, abbastanza banale. I tre oggetti, nello specifico tre pupazzi, verranno appesi al soffitto della Soyuz mediante una cordicella. Alla partenza, l’accelerazione incredibile a cui la capsula sarà sottoposta tenderà il filo, ma quando la Soyuz i motori del terzo stadio si spegneranno, i giochi inizieranno a fluttuare in assenza di peso. L’indicatore ZeroG scelto da Paolo Nespoli sarà un piccolo Transformer appartenente al figlio Max che lo ha ceduto non senza riluttanza. Nel 2010 aveva già portato in orbita un giocattolo della figlia Sofia.

Ora e “luogo” dell’appuntamento
RaiNews24 mostrerà la diretta del lancio, dedicando la giornata ad una serie di approfondimenti sulla missione. Se tuttavia non volete perdervi nessun aggiornamento sulla missione VITA, non c’è niente di meglio che seguire il profilo twitter di AstroPaolo che sarà certamente aggiornato quasi in tempo reale e non a caso: Paolo Nespoli è stato il primo astronauta europeo a twittare foto dallo spazio per avvicinare i “terrestri” alle bellezze della vita in orbita. Se, come noi, siete appassionati di “avventure spaziali”, questo appuntamento è decisamente da non perdere!
Silvia D'Amico