Mascherine e test per evidenziare gli infetti secondo Burioni saranno l’unica difesa dal coronavirus

Per combattere il coronavirus è necessario riorganizzarsi, mascherine e test per evidenziare gli infetti, saranno il tema principale del nostro futuro prossimo.

Roberto Burioni, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Vita-Salute di San Raffaele, ha rilasciato un’intervista a Sky Tg24 per parlare dell’emergenza coronavirus che dal 9 marzo ha costretto il nostro paese a entrare in quarantena. Il virologo inizia l’intervista sostenendo che è possibile ripartire, ma soltanto se se si utilizzano in maniera corretta le armi che abbiamo a disposizione. È l’arma migliore in questo momento, sono le mascherine. Su questo infatti il microbiologo afferma che attualmente “queste armi sono la mascherina, che tutti dovranno portare, sarà indispensabile e diventerà un’abitudine come portare le scarpe.”

Un’altra arma importante sono i test sierologici. Per Burioni infatti, bisogna cercare di “identificare immediatamente e immediatamente isolare le persone che sono infettive”. Per attuare questa misura però il nostro sistema sanitario deve essere messo nelle condizioni di poter eseguire molti più test rispetto a quelli attuali. Se non si fa questo secondo il professore del San Raffaele “vaghiamo nel buio”. Infine Burioni ha anche ribadito la necessità di utilizzare dei sistemi di tracciamento che consentano di identificare le persone infette, per poi isolarle in delle strutture predisposte. Una misura indispensabile “per impedire che il contagio vada avanti”.   
Alessandra Filippello