Jack Kevorkian: il “Dottor Morte” che portava in giro l’eutanasia per le strade di Detroit

Era un medico statunitense che, tra il giugno 1990 e il marzo 1998, commise diversi suicidi assistiti e presunti omicidi. Le sue vittime furono i malati terminali dell’ospedale, che avvelenava con alte dosi di cloruro di potassio o con del monossido di carbonio. Gran parte delle vittime gli chiesero espressamente di morire; Kevorkian accettava, anche perché era un sostenitore dell’eutanasia ed esse erano seriamente ammalate e/o avevano un cancro in fase terminale. Uccise però anche dei pazienti che erano in condizioni abbastanza buone. Il suo controverso caso oscilla tra l’eutanasia (suicidio assistito) e una forma di omicidio. In totale commise almeno 130 “uccisioni”. Fu incriminato nel marzo 1999, arrestato e incarcerato a Lakeland (Michigan) con l’accusa di omicidio di secondo grado; ebbe i soprannomi di “Dottor Morte” e “Jack the Dripper”. Scarcerato nel 2007, fece una campagna a favore del suicidio assistito e promise di non farne più. Kevorkian è morto il 3 giugno 2011 nell’ospedale di Royal Oak (Detroit) per una trombosi polmonare; aveva 83 anni.

APPROFONDIMENTI

Jacob “Jack” Kevorkian (Pontiac, 26 maggio 1928 – Royal Oak, 3 giugno 2011) è stato un medico, pittore e compositore statunitense.

Di ascendenza armena, secondo di tre figli, Margo (1926-1994) e Flora (1931-1962). Kevorkian è noto per aver praticato il suicidio assistito su 129 malati terminali, e per aver praticato l’eutanasia sul 130esimo paziente. Kevorkian, medico patologo, dopo essersi diplomato con lode all’età di 17 anni, si è laureato nel 1952 alla Medical School dell’Università del Michigan, ad Ann Arbor. Nel 1980, Kevorkian ha scritto una serie di articoli in una rivista tedesca per la Medicina e una legge sul’etica dell’eutanasia.

Come lui stesso affermò frequentemente, non era un sostenitore del suicidio assistito, ma un sostenitore di chi, nel pieno delle sue facoltà mentali, ha diritto di scegliere, in condizioni di patologia grave e incurabile, se continuare a vivere oppure no. Questa sua teoria, che gli valse il nomignolo di Dottor Morte, lo portò ad essere considerato alla stregua di un serial killer appartenente al ramo degli Angeli della Morte. Venne quindi condannato a 25 anni di reclusione per omicidio di secondo grado. Kevorkian ha scontato parte della condanna – a partire dal 1999 – nel carcere di Lakeland, nel Michigan. Rilasciato nel 2007, condannato però alla libertà vigilata per 3 anni, si è candidato come indipendente alla Camera, sebbene la condanna gli precluda la partecipazione alle Commissioni.

Da tempo malato ai reni e al cuore, nel maggio del 2011 venne ricoverato all’ospedale William Beaumont di Royal Oak, dove morì il 3 giugno 2011 a causa di una trombosi polmonare.

Influenza culturale

Nel 2010 è stato girato un film intitolato You Don’t Know Jack – Il dottor morte sulla sua vita, interpretato da Al Pacino.

Nel 1999 Kurt Vonnegut scrisse Dio la benedica Dott. Kevorkian (God Bless you, Dr. Kevorkian), un libro in cui l’autore si fa assistere dal medico per fare dei “viaggi con ritorno” in paradiso per intervistare personaggi famosi deceduti.

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