Intervista a Yoseba: “Racconto storie vere, Illusione è la mia storia, il mio sogno”

Yoseba, nome d’arte di Giuseppe Cirillo, è la nuova promessa della scena urban napoletana. Il suo singolo Illusione sta praticamente conquistando tutti e conta 4 Milioni di visualizzazioni su You Tube e una prima posizione nella classifica Viral di Spotify con 2 milioni di stream. Numeri impressionanti per un artista indipendente.

Un giovane artista dalle grandi potenzialità e la capacità di scrivere testi immediati e semplici, con la prerogativa di restare ben fissi nella mente. Immagini vive e tanto sentimento, questo è Yoseba, che nei suoi testi da voce alla sua vita e alla sua autenticità. Una scrittura genuina, che senza troppe impalcature arriva al cuore degli ascoltatori che gradiscono e continuano a gradire il suo linguaggio e la sua musica.

Illusione ne è un esempio lampante, che sbarcato anche sulla piattaforma Tik Tok, ha reso l’hashtag #yoseba, virale in tutta Italia.

Sarà il sound pop urban, le influenze trap, ritornelli efficaci e dirompenti, ma Yoseba fa parlare di se, tanto che la Hokuto Empire di Francesco Facchinetti lo ha voluto nella roster dei suoi artisti.

 

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Illusione è un po’ il brano che ti ha consacrato. Come è nato?

Illusione nasce in seguito ad una delusione e ad un periodo NO. In quel momento ho trovato nella scrittura la mia valvola di sfogo e in particolare nello scrivere il testo di illusione. E’ stato importante per me dedicarmi alla scrittura e vorrei che Illusione diventasse il mio messaggio personale. Nei momenti bui, qualunque essi siano, non bisogna sfociare in manifestazioni negative. Bisogna riuscire a canalizzare tutto il dolore e la sofferenza in qualcosa di buono. Trovare la concentrazione, che sia nello sport, nell’arte o nella musica, è fondamentale costruire, creare e non essere distruttivi. La strada più semplice, spesso, non è la migliore. Se riusciamo a sfruttare le delusioni a nostro favore, si può trovare anche la forza di una rivalsa e, chissà, possono accadere cose in grado di cambiarci la vita. Illusione mi ha cambiato la vita. Mi ha permesso di collaborare con la Hokuto Empire e con Francesco Facchinetti.

Illusione è proprio un sogno virale! 4 milioni su You Tube, al primo post tra i viral di Spotify… Come ci si sente a raggiungere e convincere così tante persone?

E’ un qualcosa di bellissimo, sono carico di emozioni. E’ un risultato inaspettato. Con te, voglio essere sincero. Già al primo milione di visualizzazioni e di streaming per me è stato come raggiungere un traguardo irraggiungibile. Prima di Illusione avevo già lavorato ad altri pezzi e nessuno di questi aveva sfiorato questi risultati, benché fossi certo di aver dato il massimo. Poi, non so cosa è successo. E’ entrato in gioco qualcosa, forse era destino che dovesse esplodere. Illusione è sbarcata su Tik Tok, diventando trend su quella piattaforma e ciò ha permesso al mio brano di diffondersi ed è piaciuta. Sto vivendo un sogno. Un sogno che, però, porta con se anche tante paure e insicurezze per il futuro. C’è quel timore, con i nuovi brani, di non riuscire a raggiungere e rispondere alle stesse aspettative. Allo stesso tempo, questa paura, mi sta spronando moltissimo a dare di più e a restare concentrato.

“Io che ero innamorato dell’idea dell’amore, pensavo fosse amore, eri solo illusione”. Un ritornello semplice, semplice, ma pieno d’impatto. Fai riflettere.

Quando scrivi qualcosa di vero viene quasi in automatico. Quando rileggo un pezzo che scrivo, a volte, mi stupisco da solo. Sembra quasi volere del destino che certe parole dovessero affiancarsi da sole. Penso che ciò sia normale quando racconti storie vere. Illusione è la mia storia. Nei miei testi non ci sono incastri o tecniche particolari. Sono frasi e parole semplici, mi basta che le persone capiscano il mio messaggio. Non ho intenzione di aizzarmi a letterario, mi piace la semplicità, il linguaggio comune, quello efficace.

Hasta la vista e Quello che non hai, nei tuoi video c’è tanto del tuo territorio, Torre Annunziata. Che rapporto hai con la tua città?

Sono legatissimo al mio territorio. La mia città è fonte di ispirazione. Spesso per concentrarmi giro per la mia città, vado vicino al mare a trovare quella vena d’ispirazione. Ecco perché nei miei video, a cui tengo tantissimo nel modo in cui vengono realizzati, inserisco sempre un pezzettino della mia terra. E’ sinonimo del fatto che io ci tenga particolarmente.

Amore Covid-19 Freestyle, com’è l’amore ai nostri giorni? Come vivi questo momento?

Durante la quarantena diversi rapper hanno iniziato a eseguire freestyle sul Covid. Ci ho provato anche io, ma per me era importante parlare dell’amore durante il Covid. Per amore spesso agiamo d’impulso. Istintivamente, siamo pronti sfidare l’impossibile per la persona che amiamo. Nel finale del mio freestyle c’è, però, la frase chiave: “Per te sfiderei la Nasa, ma a casa c’è chi mi ha dato la vita”. C’è questa esagerazione, sfidare la Nasa, come a sentirci invincibili, spesso un po’ ci sentiamo invincibili, ma concludo con un ammonimento, ricordare che nelle nostre case ci sono persone fragili. Mi riferisco ai genitori e ai nonni, che ci hanno dato la vita e per la stessa idea di amore, anche loro vanno protetti a discapito dei nostri desideri. Ma il tempo non divide due persone legate dentro.

Hai aperto i concerti di grandi artisti, Sfera Ebbasta, Guè Pequeno, Luchè. Chi ti ha trasmesso di più e chi sono i tuoi modelli?

Sicuramente Luchè. Mi sento molto vicino al suo percorso. Sento molta vicinanza in molte esperienze che racconta. C’è un suo vissuto, ci sono contesti, che sento vicini a me. Mi emoziona, perché riesce a raccontare cose che ho vissuto o che ho visto vivere ad altri a me vicini.
Per la scrittura dei miei testi, penso di non ispirarmi a nessuno in particolare. Forse indirettamente sono influenzato. Ascolto tantissima musica e spazio da genere in genere. Mi piace soprattutto il cantautorato. Mi piace scoprire come gli altri hanno lavorato, soprattutto quando nei testi si evince il peso che hanno dato alle parole.

La Trap Italiana, a che livelli è, possiamo confrontarci con la scena internazionale?

Siamo ancora lontani dalla scena internazionale. In Italia, però, penso che Napoli abbia raggiunto il podio, rispetto al passato. Napoli ha rubato un po’ la scena a personalità come Sfera, Gué e Marra, che detenevano il primato. Napoli ora è un ottima concorrente e il podio lo merita tutto, sta dando molto.

Tra le donne? Ci sono artiste che fanno trap che ti piacciono?

Mydrama, lei è nel futuro della trap e sicuramente c’è anche Mara Sattei. Entrambe scrivono pezzi fantastici si impadroniscono del flow. Sono uniche! Il futuro è lì!

Cosa ci riservi per il futuro? Su cosa stai lavorando, un nuovo singolo o un album?

Sto lavorando ad un prossimo singolo, che salvo imprevisti, uscirà prima del 2021. Un album? E’ il mio sogno, ma sono prudente. Vorrei prima lasciarmi conoscere, che le persone comprendano il mio modo di fare musica e il mio linguaggio. Mi piacerebbe nascesse, concretamente, in chi mi ascolta, il desiderio di un album. Quindi quando uscirà, proprio perché è un sogno che si realizza deve essere perfetto, per me e per chi ama la mia musica.

 

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Benito Dell'Aquila