Intervista a Jennifer Bezzi: “La musica è la mia risposta”

Il sogno di una vita: poter vivere e sognare di musica dalla mattina alla sera. Ecco il più grande desiderio di Jennifer Bezzi, giovane cantante emiliana nata a Reggio Emilia, che è riuscita a conquistare il palco del Radio Bruno Estate lo scorso 5 Luglio.  Con una spiccata energia e determinazione, Jennifer Bezzi è pronta ad affrontare le nuove sfide musicali, e non solo, che il mondo della musica ha da offrirle ma non senza i suoi amati “ragazzi”. Infatti, Jennifer viene affiancata dalla sua band, e racconta a noi di Social Up Magazine quanto sia importante condividere con loro questo grande sogno fatto di note e melodie.

Andrea Salvaterra alla batteria, Damiano Fontanili al pianoforte, Billy Ramones al basso e Jack Veneri alla chitarra: ecco i giovani musicisti che accompagnano Jennifer nella scalata al successo.

Noi di Social Up Magazine abbiamo avuto la grande opportunità di fare due chiacchiere con Jennifer per sapere qualche retroscena del suo grande debutto al Radio Bruno Estate e qualche curiosità su di lei e sul suo percorso fatto di energia e adrenalina.

Siete curiosi? Venite con noi.

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Ciao Jennifer! Partiamo dalla tua storia: sappiamo che sei giovanissima e che hai abbracciato il mondo della musica molto presto. Quando ti sei resa conto che la musica sarebbe stata non solo la tua strada ma anche il tuo lavoro?

Io ho iniziato a fare musica nel 2012, quindi molto presto, e ho iniziato nel modo più classico in assoluto: con una band. Molto giovani, abbiamo cominciato a fare i nostri primi concerti nelle sagre e nelle feste di città.  Ma la mia vera disgrazia è arrivata quando ho iniziato a scrivere: ho scoperto un mondo. Lì ho capito che la musica sarebbe stata la mia vita e ho reagito di conseguenza. Circa due anni e mezzo fa ho lasciato la band perché iniziava a starmi stretta e sentivo di dover fare di testa mia. Mi sentivo limitata perché volevo persone con sogni della mia stessa portata e allora mi ritrovavo a sognare ad occhi aperti, dalla mattina alla sera.

Quindi tu non volevi alternative oltre alla musica…

No, infatti. Per me la musica non è mai stata un’alternativa. Anche solo il fatto di avere un’alternativa significa non crederci abbastanza. E forse è stato proprio questo il punto: nei miei vecchi compagni la musica non era vista come l’unica risposta. Era solo un hobby senza futuro ed era davvero un pensiero che non mi apparteneva. Per me è sempre stata l’unica risposta.

E infatti i tuoi sogni ti stanno portando in alto: nonostante la giovane età sei già riuscita ad ottenere un contratto discografico, giusto?

Esattamente. Ho firmato il mio primo contratto discografico quasi un anno e mezzo fa e con la Molto Recordings di Roberto Luppi. Ma prima di tutto, ho avuto la fortuna di conoscere il vero angelo custode della mia musica: Luca Zannoni. Con lui realizzo le canzoni a partire da zero ed è stato davvero il primo a credere in me. Ricordo ancora quando mi disse “Jenny possiamo arrivare in alto. Cosa vuoi fare, partiamo?”. E da lì siamo partiti: mi ha portato dal discografico Roberto Luppi e con il primo contratto è iniziato il mio sogno.

A proposito di sogni e grandi opportunità, tu e la tua nuova band siete riusciti ad arrivare sul palco del Radio Bruno Estate nella tappa di Cesenatico come ospiti di apertura. Raccontaci le sensazioni nel backstage…

Nella serata del 5 Luglio 2019 posso dire di aver aperto le danze del Radio Bruno Estate di Cesenatico. Il backstage per me è stato allucinante! Era la prima volta che suonavo su un palco così importante e rinomato come quello di Radio Bruno Estate ed essere nel backstage affiancata da artisti di grande calibro come Le Vibrazioni, i Nomadi, Sergio Silvestre, Benji&Fede, Elodie è stato letteralmente assurdo. Averli a due centimetri da me condividendo backstage e palco è stato davvero emozionante. Ci credi se ti dico che probabilmente è stato il più bel giorno della mia vita? Dal viaggio di andata, al palco, alle persone che mi chiedevano le foto sino al viaggio di ritorno da Cesenatico. Indescrivibile.

Avere già un palco così importante non è da sottovalutare e sappiamo che ami tantissimo l’idea di poter portare la tua musica live ovunque…

Assolutamente! Punto tanto al portare in giro la musica live con i miei ragazzi. Per me averli ad ogni data al mio fianco è estremamente importante. Abbiamo la stessa età, gli stessi sogni e abbiamo molto feeling col pubblico: per me questo è coronare un sogno. A volte non riesco a capire se sia tutto vero o se stia sognando… finalmente quello che volevo si sta realizzando.

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Parlando della tua musica, sappiamo che oltre ad una brava cantante sei anche una cantautrice. Ritieni fondamentale questo ruolo all’interno della tua concezione musicale?

Io prima di tutto mi definisco una cantautrice: quello che mi fa star bene più di qualsiasi cosa è proprio lo scrivere. Prima parto dal testo e poi ci metto sopra la musica, tenendo conto delle note e del processo creativo. E’ così che io e Luca creiamo le melodie.

E restando in tema testi e canzoni, hai un repertorio piuttosto vasto. Dalla dolcezza di “Amelie” o “Ora che non ci sei”, brano che abbiamo avuto modo di ascoltare anche live, alla freschezza del testo di “Farmi Baciare”. A cosa o a chi ti spiri alla stesura dei testi? Con quali artisti sei cresciuta musicalmente parlando?

Con cosa sono cresciuta… forse nel mio caso sarebbe meglio dire con cosa non sono cresciuta (ride). Mangio musica da quando sono piccola e devo ammetterlo: dovrei mettere a posto le mie diverse personalità! Parto da Marylin Manson e arrivo a Fiorella Mannoia, per farvi capire. Però ascolto come se fossero vita i Coldplay, Vasco Rossi, Finley, Zero Assoluto… Ma devo dire che da quando è uscito mi piace molto ascoltare Ultimo. Anche se gli intoccabili, per me, saranno sempre i Negramaro. Tutte le melodie di questi artisti fanno parte di me e della mia musica ma io cerco sempre di aggiungere me stessa, il mio tocco personale.

Le tue canzoni hanno ricevuto un immediato feedback positivo soprattutto sui social media e su YouTube. La canzone “Ovunque andrò sarò straniera” è una di queste e sappiamo che l’hai dedicata alla tua città, Reggio Emilia. Come mai?

Sì, l’ho dedicata a Reggio e la scrissi tanto tempo fa (ormai ho perso il conto degli anni). Stavo prenotando un viaggio e ho avuto una scintilla dentro all’idea di dover lasciare Reggio Emilia per settimane. Ma non tanto il lasciare Reggio come città, ma come casa e posto in cui io sono riuscita a costruire tutto quello che sono. Sono nata e cresciuta lì e con me la mia musica ed i miei sogni. Devo tanto a questa città e continuo a viverci serenamente. Ho la libertà di esprimermi pienamente nonostante sia ricca di pregiudizi come tutte le città più piccole ma, ad essere sincera, non è mai stato un mio problema. Ho un carattere che dirti che è forte è dire poco. L’opinione della gente smette di nascere quando capiscono che non possono arrivare a farti del male perché non ti interessa niente. La mia musica e la mia libertà parlano per me.

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Sei non solo una cantante di grande talento ma anche una donna estremamente forte, così come tutta la tua band. Che cos’ha in riservo il nuovo anno per Jennifer Bezzi e la sua band?

Adesso sto lavorando per, incrocio le dita, Sanremo Giovani. Ho già partecipato ad Area Sanremo anni fa, dove riuscii ad arrivare in semifinale, e ora sono pronta per questo nuovo percorso. Avendo già vissuto quelle emozioni ed essendo già stata cinque giorni a Sanremo frequentando lezioni con il grande Franco Mussida e con artisti di grande calibro all’interno del panorama musicale italiano, sono certa che mi regalerà grandissime emozioni. Sono tornata a Reggio con un bagaglio arricchito da grandi esperienze e nuove idee e penso che quest’anno sarà lo stesso. Anzi, meglio. Quest’anno mi sento diversa io così come la mia musica, e ci voglio mettere il 100% per riuscire ad arrivare su quel palco. Inoltre, sto lavorando ad altri progetti top secret che non vedo l’ora di poter condividere con il mio pubblico. Sicuramente, senza se e senza ma, nei prossimi anni farò musica full-time dalla mattina alla sera.

Sei una donna estremamente forte e dinamica, e questo si rispecchia nella tua musica. C’è qualcuno senza il quale non saresti riuscita a coronare questi sogni?

Sì, assolutamente. Ci tengo ogni giorno della mia vita a ringraziare Luca Zannoni, il mio produttore, per essere stato il primo a credere in me. Roberto Luppi, discografico che non solo crede nella mia arte, ma che mi permette di farla girare nel mondo della musica. Trisha Manilas, road manager che mi accompagnerà nei miei percorsi musicali e, ovviamente, i miei genitori, perché senza di loro non sarei dove sono oggi. Alessandra, per sopportarmi e supportarmi come persona e come artista. Ed infine Arianna Cucinotta, moglie di Vincenzo Iaquinta, ed i suoi figli, per essere una famiglia splendida che ha sempre creduto in me e che mi ha sempre aiutato nel percorso musicale e live.

E allora noi di Social Up di auguriamo il meglio per queste nuove grandi avventure. Parlando ai nostri giovani lettori musicisti che vorrebbero buttarsi nel mondo della musica con serietà proprio come hai fatto tu: quale consiglio daresti?

Se non ti svegli e non vai a dormire ogni sera nello stesso modo, ovvero con la voglia, l’energia ed il desiderio ardente di scrivere, di far musica e di stare su un palco: non farlo. Se invece, è un desiderio che non ti abbandona e che rimane fisso dentro di te non facendoti dormire: buttati. Devi mollare qualsiasi cosa tu stia facendo in quel momento perché di sicuro se provi determinate cose un motivo c’è. Io sono sicura che quando un artista vuole qualcosa al 100% non può avere mezze misure. Un artista non può avere dubbi o mezze misure sul fattore sognare: se un artista sogna, sogna al 100%. Se non sogna al 100%? E’ meglio che stia fermo perché rischierebbe di mandare messaggi che non funzionano. Se uno vuol fare il cantante, o qualsiasi mestiere nella vita, non si pone neanche il dubbio. Se è l’unica risposta è sempre quella giusta.

Valentina Brini