Inter e i tifosi: una stagione di singhiozzi, lacrime e sorrisi strappati

La stagione 2019/20 è stata interminabile, incerta e generatrice di emozioni contrastanti. Un anno difficile, lungo, pieno di novità, specialmente per gli uomini di Antonio Conte, ma soprattutto per i tifosi della Beneamata.

Ogni anno il tifoso interista passa i mesi caldi dell’estate a fantasticare con il calciomercato, sapendo però in cuor suo che le possibilità di rimanere delusi sono altissime. L’estate 2019 sebbene non tranquilla e spensierata, è stata diversa ed ha visto l’arrivo di nomi importantissimi come Romelu Lukaku e Alexis Sanchez.

L’arrivo di Lukaku a Milano nell’estate 2019 Credits: GianlucaDiMarzio

Sia chiaro, i tira e molla sono stati tanti, ma vedere arrivare campioni di un certo spessore dopo anni di tenebre e buchi nell’acqua hanno rigenerato i tifosi nerazzurri, sempre con i piedi per terra però.

Inter: una partenza piena di speranze

La partenza di stagione scoppiettante, seppur condita dallo scivolone con lo Slavia Praga, con una squadra che sembrava non avere paura dei propri demoni, con i nervi saldi, ha illuso i tifosi, che hanno provato ad adagiarsi sugli allori, dicendo a sé stessi senza troppa convinzione: “dai si gioca bene, che motivo c’è di avere l’ansia?”.

Ovviamente, come il più classico dei cliché da soap opera, la battuta d’arresto della cavalcata Inter è arrivata contro la Juventus (6 Ottobre 2019), in un match perso con dignità. Il tifoso interista, abituato da anni ai drammi più oscuri, era già pronto ad assistere all’ennesimo crollo psicologico della squadra, ma non arrivò.

La squadra infatti reagì in campionato, completando il girone di andata con quattordici vittorie, una sconfitta (con la Vecchia Signora appunto) e quattro pareggi. La speranza era viva, l’Inter forse aveva davvero trovato la luce!

La prima vera doccia fredda, però, arrivò il 5 Novembre 2019. Quella sera, infatti, l’Inter si trova a Dortmund per il ritorno della sfida contro il Borussia, valevole per la qualificazione agli ottavi di Champions League.

Gli uomini di Conte, forti del 2-0 contro i tedeschi di qualche settimana prima, partono subito benissimo, chiudendo il primo tempo fuori casa con un sonoro 2-0 targato Lautaro e Vecino. Il secondo te porta all’inferno i tifosi interisti, che assistono inermi alla rimonta e sorpasso del Borussia, trascinati dal superbo Hakimi.

Inutile dire che quella sconfitta, nata soprattutto dalle disattenzioni dell’Inter, ha avviato la Beneamata verso l’uscita dalla Champions League, certificata con la sconfitta contro il Barcellona B il 10 dicembre. Amarezza più totale.

Inter: inizio di 2020 a singhiozzo ma emozionante

Nei primi mesi del 2020 il tifoso interista, seppur amareggiato, sentiva in sé una flebile speranza, alimentata dal cammino senza infamia e senza lode in campionato. Una bella botta di adrenalina era arrivata nel derby vinto in rimonta contro i cugini con un sonoro 4-2, che rispedì al mittente Ibra Supremacy e compagnia bella.

Rimonta completata contro i cugini Credits: La Repubblica

Il dramma, però, si consuma la sera del 16 febbraio 2020, quando l’Inter uscì con le ossa rotte contro la Lazio, cominciando a vedere lontane le speranze di vittoria del campionato, scomparse definitivamente dopo la seconda débâcle contro la Juventus l’8 marzo, in piena crisi Coronavirus.

I tifosi dell’Inter si sono trovati in una situazione sentimentale condita da delusione, amarezza, senso di ingiustizia, ma forse anche serenità, perché forse la squadra aveva provato davvero a dare il massimo nonostante tutto. Ma i rimpianti, si sa, arrivano sempre quando meno ce li si aspetta.

Inter: un’estate di rabbia, lacrime e sorrisi strappati

La parte di stagione post-lockdown può essere paragonata a delle montagne russe di emozioni. In poco più di un mese, infatti, i tifosi interisti hanno provato, nell’ordine, le seguenti emozioni: amarezza serena (post Napoli-Inter di Coppa Italia), tenue gioia (post Sampdoria), rabbia (post Sassuolo), incubo (post Bologna), malinconia (fine campionato).

Il tifoso interista non è riuscito a godersi nemmeno il finale di campionato, condito da importanti vittorie, affrontato con uno spirito nuovo e vincente, che è venuto a mancare in snodi fondamentali della stagione. Insomma, gioia piena di rimpianti.

Credits: inter.it

Che dire dell’Europa League, una corsetta diventata Olimpiade all’improvviso, conclusa nel peggiore dei modi, soffrendo anche a causa del proprio uomo simbolo, capace di rispondere alle critiche dei suoi detrattori con numeri strabilianti.

Il tifoso interista è stato messo a dura prova, ma non mollerà, poiché fa parte del DNA Inter soffrire, perdere occasioni ed essere beffati dal destino. Il tifoso dell’Inter sa che la vittoria arriverà, sarà ampia, farà godere ed è forse per questo che è sempre pronto ad affrontare tanta sofferenza.

Paride Rossi