Gli 8 souvenir più macabri che i serial killer abbiano mai scelto come trofei

E’ noto che alcuni serial killer conservino come ricordo delle loro prede dei pezzi dei cadavere delle loro vittime,  questo permette loro non solo di rivivere quei momenti macabri ma in quanto prede diventano una sorta di Trofeo di caccia umano.

La parte del corpo che il killer porta con sé dopo aver compiuto l’infausta impresa varia da soggetto a soggetto, quella che andiamo a mostrarvi è una delle collezioni più raccapriccianti mai raccolte da queste menti perverse.

1. Jeffrey Dahmer – Genitali e teschi

Jeffrey Dahmer nasce a Milwaukee il 21 maggio del 1960. Fu condannato per 15 omicidi. Uccise e mangiò parti dei loro corpi prevalentemente giovani Afro americani dopo aver avuto con loro un rapporto sessuale. E’ stato soprannominato Il cannibale di Milwaukee. Questo killer soleva conservare genitali e teschi delle vittime.

2. Ahmad Suradji – Saliva

Uno dei killer indonesiani più spietati, ammise  di aver ucciso 42 giovani ragazze e donne in 11 anni. Dopo averle ospitate, le strangolava con un cavo e ne beveva la saliva.

3. Ed Gein – Volti, pelle e ossa

Cercando nella sua casa degli orrori le autorità trovarono: quattro nasi, alcune ossa umane, dieci teste di donne come decorazioni nella camera da letto, il cadavere di una certa Bernice Worden appeso a testa in giù decapitato e sventrato, pelle umana usata come tappezzeria per lampade da tavolo e per sedie, calotte craniche trasformate in ciotole, un cuore umano (si discute su dove sia stato trovato; gli addetti al rapporto affermano tutti che fosse in una casseruola nella stufa, mentre alcuni fotografi della scena del crimine affermarono che fosse in una scatola di carta), due labbra umane che decoravano una finestra, alcuni teschi, il rivestimento di una lampada fatto in pelle umana, un tamburo fatto di pelle umana, femori usati come gambe per un tavolo, nove maschere fatte in pelle umana mummificata e somigliante al cuoio, una lampada con il manico di una colonna vertebrale, vestiti fatti di pelle umana.

4. Jerome Brudos – Scarpe e piedi

Nome Completo: Jerome Henry Brudos. La fissazione di Brudos riguardò in particolare le scarpe e i piedi femminili e iniziò ben presto a rubare biancheria e calzature, passando poi verso i tredici anni a minacciare alcune bambine, obbligandole a spogliarsi per lui per poi fotografarle, episodi che gli procurarono i primi problemi con la legge.

5. Anatoly Onoprienko – Biancheria intima

Anatolij Onoprijenko è stato un serial killer ucraino, conosciuto anche con i soprannomi di “La bestia dell’Ucraina” e “Il Terminator”. Dopo essere stato arrestato dalla polizia all’età di 37 anni, Onoprijenko confessò di aver ucciso 52 persone, di cui aveva conservato la biancheria intima.

6. Ted Bundy – Teste

L’uomo era solito tornare sulla scena del crimine a distanza di tempo, e fare sesso con i cadaveri delle sue vittime, anche se in avanzato stato di decomposizione. Ha decapitato almeno 12 delle sue vittime, e ne ha conservato le teste in casa sua, come dei trofei.

L’uomo fu arrestato e giustiziato nel 1989 tramite sedia elettrica. Il procuratore Polly Nelson, uno dei membri che aveva il compito di difenderlo in tribunale, scrisse che Bundy “era la precisa definizione del male”.

7. Aileen Wuornos – Autovetture delle vittime

Uccideva le sue vittime con una pistola di calibro 22, rubando poi le loro autovetture con tutto quello che vi era dentro, infatti  la svolta delle indagini si ebbe quando la Wuornos depositò a un banco dei pegni una videocamera appartenuta a una delle sue vittime (Mallory), lasciando così impronte digitali che gli inquirenti confrontarono con successo con quelle ritrovate su una delle scene del crimine.

8. Leonarda Cianciulli – Sapone e pasticcini

Leonarda Cianciulli,  la saponificatrice di Correggio effettuava i suoi Omicidi per mezzo di scure. Bolliva i cadaveri per ricavarne sapone e utilizzava il sangue delle vittime nella preparazione di biscotti e pasticcini.

redazione