gelly il bracciale

Gelly, il bracciale igienizzante, un nuovo alleato post quarantena

Una sterzata all’immobilismo del lockdown parte da un gruppo di giovani napoletani e più precisamente di Torre Annunziata. L’idea ha già un nome, Gelly, un bracciale igienizzante. Un progetto che unisce la praticità alla necessità e che potrebbe rivelarsi un elemento funzionale alle nuove esigenze imposte dalla pandemia da Covid-19.

L’intuizione è nata dal nulla, durante una semplice videochiamata di gruppo, una delle tante che hanno caratterizzano la fase 1 di questa pandemia. Tra chiacchiere vane, Lucio D’Avino, Gennaro Ferraiuolo, Francesco Cecco e Daniele e Livio Vianello hanno pensato a Gelly, un’idea che, a mente lucida, si è rivelata vincente e interessante.

“Pensavamo ai bisogni che potessero avere i nostri genitori che sono tutti operatori sanitari divisi tra il San Leonardo di Castellammare, il Cotugno di Napoli e il Covid Hospital di Boscotrecase. Così durante la quarantena ci siamo dati da fare e abbiamo creato il bracciale da polso Gelly. La sua struttura è molto semplice: un cinturino regolabile, un serbatoio raccoglitore per contenere il gel o il liquido disinfettante, un’apertura sul fondo per consentire la ricarica del serbatoio e un foro d’uscita sul lato per l’erogazione del gel sul palmo o sul polso della mano. Il funzionamento è altrettanto semplice: l’utilizzatore pigiando sulla parte centrale del bracciale erogherà una dose di gel disinfettante”.

Un’idea dall’apparente semplicità, potrebbe in realtà rivelarsi un ottimo alleato per combattere la diffusione di agenti patogeni. Una funzionalità che risponde con praticità alla richiesta crescente di igienizzare le mani, un’abitudine quotidiana e ormai prassi irrinunciabile in questo post quarantena e che, al di là dello stesso Covid-19, potrebbe diventare la nuova normalità. Non che prima non risultasse essenziale.

gelly il bracciale

“Gelly è composto da materiali termoplastici (TPU E TPE) anallergici, comodi e piacevoli al tatto, ma soprattutto altamente elastici per consentire al bracciale di ritornare nella sua posizione naturale dopo l’utilizzo. E’ stato pensato principalmente per le esigenze di chi lavora in gruppi numerosi o a stretto contatto con il pubblico. Pensiamo ad esempio agli operatori sanitari, gli operai, i commercianti, i cassieri, ma speriamo fortemente possa avere diffusione fra tutti. Gelly può contenere una quantità idonea ad essere utilizzata durante l’arco di una giornata lavorativa. Gelly, infatti, può raccogliere fino ad 11ml di liquido o gel igienizzante. Il bracciale sarà economico e riutilizzabile, perché ricaricabile con qualsiasi gel igienizzante presente sul mercato”

Gelly, il bracciale igienizzante sarà presto sul mercato, attualmente in fase di perfezionamento e di assortimento. Alcuni prototipi sono stati già distribuiti per essere sottoposti a test iniziali e altri per promuovere il progetto e testarne la qualità. Un prodotto che potrebbe addirittura sostituire, dove possibile, l’utilizzo dei guanti, che se non usati correttamente possono diventare veicolo di contagio. Inoltre, il riutilizzo dello stesso bracciale scongiurerebbe anche i problemi legati allo smaltimento del lattice dei guanti e guarderebbe con favore alla salvaguardia del pianeta.

Gelly ha tutti i presupposti per configurarsi come un accessorio imprescindibile del nostro outfit e alla domanda: “Solo funzionalità o anche design?” i ragazzi ci rispondono con “Innazitutto funzionalità e igiene, senza rinunciare, però, al design!

Benito Dell'Aquila