“Frozen River” un film low budget ma di tutto rispetto

Frozen River (2008) di Courtney Hunt.
Definito dalla critica “il caso indipendente dell’anno”, il film (vincitore al Festival di Stoccolma, premio della critica al Festival di Amburgo, miglior film ai New York Film Critics Circle Awards) ha trionfato al Sundance (premio della Giuria) e ha offerto alla protagonista non solo una più che meritata nomination agli Oscar ma anche il riconoscimento degli Independent Spirit Awards e del National Board of Review (nonché il premio come migliore attrice ai Festival di San Sebastian e di Marrakech).

La quarantaquattrenne Courtney Hunt (esordiente come regista e sceneggiatrice) ci presenta una trama non del tutto originale, con risvolti già visti che rischiano, a volte, di rasentare il retorico (ma il dramma degli immigrati clandestini e l’atto di accusa contro il loro sfruttamento non possono lasciare indifferenti). Lo stile  scarno asciutto ed essenziale della regia evitano comunque facili pietismi.
Non è il racconto la parte importante del film, quanto lo scavo psicologico dei personaggi (“personaggi ostici, induriti dalla povertà e immersi nello squallore, che l’autrice non tenta minimamente di ingraziare allo spettatore”, Alessia Starace): prevalgono gli stati d’animo e i sentimenti più che l’azione e le parole.
Una buona tensione serpeggia per tutto questo film, spesso toccante nel suo esaltare la maternità e il coraggio femminile.

Meritoriamente Frozen River, che ha il vanto di essere stato girato in pochissimi giorni e con un budget piccolissimo, ci mostra un’America periferica, cruda sofferente e disperata, che non è usuale essere mostrata da Hollywood: basta questo per rendere il film degno d’essere visto.

Melissa Leo, finora famosa in televisione (sul grande schermo si è fatta notare, in ruoli secondari, in film importanti come 21 GrammiLe tre SepoltureSfida senza regole), a quasi cinquant’anni ha finalmente l’occasione di evidenziare il suo notevole talento interpretando egregiamente il suo personaggio (una leonessa disposta a tutto per difendere i propri cuccioli) che non sarà facile dimenticare.

redazione