Dismenorrea: cause e sintomi dei dolori mestruali

Il termine dismenorrea viene usato in ambito medico per indicare i dolori mestruali. Vediamo quali sono i sintomi e le cause principali.

Molte donne soffrono di dolori mestruali, i quali sono localizzati principalmente nel basso ventre ma possono manifestarsi anche come mal di testa e dolori alla schiena. Le cause possono essere diverse, dall’endometriosi al semplice aumento di prostaglandine.

L’intensità del dolore può essere molto diversa da donna a donna. Per alcune il ciclo mestruale non porta altro che semplici fastidi e disagi. Altre invece, accusano dolori talmente forti che non riescono quasi a proseguire con le normali attività giornaliere.

Sintomi della dismenorrea

I sintomi sono vari, ma ogni donna li avverte con intensità diverse e non è detto che siano tutti quanti presenti. Il dolore più comune legato alla dismenorrea è quello al basso ventre. Questo può irradiarsi anche alle cosce e la schiena, nella parte bassa. Si avverte di solito un senso di pesantezza, il quale può comparire anche alcuni giorni prima delle mestruazioni. I dolori possono essere avvertiti come spasmi, crampi, fitte o anche le tre cose alternate.

Questi sono i sintomi dell’dismenorrea più comuni. Ci sono poi il mal di testa, molto comune sia in periodo mestruale che premestruale. La diarrea o la stitichezza, spesso alternate. La nausea e le vertigini.

Cause della dismenorrea

Le cause dell’dismenorrea possono essere patologiche, così come no. A livello fisiologico durante questo periodo, l’utero espelle le cellule endometriali che sono in disfacimento. In base alla quantità di prostaglandine prodotta, una sostanza chimica che provoca l’infiammazione, aumenta il dolore. La prostaglandine viene prodotta perché si occupa di avviare le contrazioni muscolari necessarie per l’espulsione delle cellule endometriali.

Il dolore perciò è avvertito tanto più intenso quanto è alta la presenza di prostaglandine. Tra le altre cose più sono forti le contrazioni e più i vasi sanguigni che si occupano di alimentare l’utero vengono compressi. Il dolore così è ancora più forte.

Questa è la causa fisiologica della dismenorrea. Vi sono però anche delle cause patologiche. Per questo motivo davanti a un ciclo mestruale doloroso, che porta a diversi sintomi ogni mese e molto intensi, è bene parlarne con il ginecologo in modo da capire se è una cosa fisiologica o patologica.

Tra le possibili patologie che portano al ciclo mestruale doloroso troviamo l’endometriosi, i fibromi uterini, la stenosi cervicale (un’apertura delle cervice molto piccola), l’adenomiosi (il tessuto dell’utero si sviluppa in maniera anomala nella parete muscolare uterina) e la malattia infiammatoria pelvica.

Ci sono poi anche diversi fattori di rischio. Può aumentare il dolore del ciclo mestruale il fumo di sigaretta. Alcuni fattori come l’età e la comparsa della pubertà sono importanti. Sono più a rischio di soffrire di dismenorrea le ragazzine che hanno visto comparire il ciclo prima degli 11 anni di età. Oppure le donne che hanno meno di trent’anni. Tra le altre cose i dolori fisiologici tendono a scomparire e diminuire molto dopo la prima gravidanza. Infine, i sanguinamenti irregolari e troppo abbondanti possono influire notevolmente la cosa.

Possono esserci complicanze?

Come spiegato sul sito www.guidausofarmaci.it la dismenorrea fisiologica non porta complicanze per quanto riguarda la salute, ma semplicemente impedisce di vivere a pieno le giornate. Quando invece c’è una patologia alla base del sintomo, non è la dismenorrea a portare complicanze ma il problema principale. Perciò deve essere curato.

E’ molto importante ricevere una diagnosi per capire se sono in corso infezioni o anomalie. Parlarne con il ginecologo è il primo importantissimo passo. Sarà lui a valutare se è il caso di procedere con l’ecografia così da osservare bene l’utero, oppure con una TAC o ancora con una laparoscopia (permette di capire se ci sono patologie organiche come i fibromi o le cisti ovariche).

redazione