Sbagliatissimo indossare le mascherine lasciando il naso scoperto o penzoloni sul collo

Crediti: NY Times

Il numero dei contagi sta crescendo di ora in ora su tutto il pianeta, arrestare la distribuzione del virus, non sembra molto facile, i mezzi per contrastarlo, come potrebbe essere l’utilizzo del vaccino non sono ancora disponibili, per cui la prevenzione corretta rimane l’unico modo per evitare i contagi. Si legge chiaramente che il numero maggiore degli infetti sono asintomatici, individui che si muovono liberamente inconsapevoli di essere distributori mobili del virus. Uno dei pochi strumenti, disponibile a tutti, per prevenire i contagi, consiste nell’utilizzo delle mascherine protettive, Tuttavia, quante volte ci siamo accorti che molti le utilizzano nel modo sbagliato, per esempio lasciando il naso scoperto, fissate ad un orecchio e penzoloni sul collo, nel braccio come un braccialetto, insomma svariati modi per dire ho la mascherina, evitando eventuali multe, ma nello stesso tempo, vanificando o addirittura peggiorando la protezione che potrebbe dare.  Sembrerebbe intuitivo, eppure in tanti non ci pensano: indossare la mascherina lasciandola un po’ penzoloni, in modo che copra prevalentemente la bocca, ma non il naso, serve davvero a poco. E il rischio è ammalarci o far ammalare qualcun altro. Spesso infatti respiriamo parzialmente o completamente attraverso il naso e possiamo quindi infettarci proprio attraverso le narici. Nello stesso modo, se siamo contagiati, anche inconsapevolmente, e starnutiamo, possiamo spandere il virus per metri intorno a noi.  Se il virus riesce ad arrivare sui vestiti, sul viso o sul corpo, magari attraverso le mani, e la mascherina lasciata un po’ molle li tocca, può essere ugualmente un problema. Se l’interno della mascherina entra in contatto con un’altra parte del corpo che è contaminata – capelli, fronte, mento, mani o vestiti – e poi viene rimessa su naso e bocca, la mucosa di queste zone può infettarsi.  Quindi: niente mascherina appesa al collo quando non la stiamo usando.

Anche perché, se ci fosse già stata contaminazione sul suo lato esterno, tenerla appesa al collo, giusto sotto l’area del nostro respiro, ugualmente ci espone al virus. Per mettere e togliere correttamente la mascherina, inoltre, non bisogna toccare la parte anteriore, cioè quella esterna. Invece di toccare direttamente la mascherina, bisogna rimuoverla attraverso gli elastici o gli agganci che la tengono sospesa alle orecchie.Una volta rimossa, se non siamo ancora a casa e non possiamo procedere subito alla corretta disinfezione, occorre metterla in un sacchetto chiuso, meglio se con una zip. In questo modo eviteremo di spargere eventuali contaminazioni su altre superfici. Fondamentale, poi, lavarsi le mani prima di indossare le mascherine e dopo averle rimosse.  Quando sono indossate correttamente, le mascherine N95 sono aderenti al viso, soprattutto se mettete bene gli elastici, ma se state usando una mascherina chirurgica o una fatta in casa, c’è qualche possibilità che la stiate indossando in maniera sbagliata, cioè con i lati aperti, morbidi.L’obiettivo è quello di creare una barriera che blocchi più aria possibile e dunque anche se non è possibile “sigillare” le mascherine chirurgiche o in stoffa, bisogna assicurarsi che siano ben tese. In questo caso, la barba può essere un problema. Più è morbida e voluminosa, meno la mascherina aderirà al viso: consigliato accorciarla il più possibile per permettere una protezione vera.  E’ molto importante che la mascherina poggi alla radice del naso, perché possa sigillare il nostro respiro e filtrare correttamente: non sulla punta o a metà. Meno aria passa ai lati, meglio è. Ecco perché alcune mascherine hanno una parte conformabile sul naso che serve per adattarle perfettamente al nostro viso.  Se abbiamo in mente di riutilizzare la nostra mascherina, dobbiamo assicurarci che non diventi una ulteriore fonte di contaminazione. Quelle in stoffa si possono lavare in lavatrice, mentre le altre possono essere disinfettate immergendole in una soluzione con alcool o amuchina. In assenza di entrambi, ormai difficili da trovare, la migliore soluzione secondo gli esperti è usare il vapore: il consiglio, in questo caso, è di metterla dieci minuti sospesa su una pentola di acqua che bolle. Dovrà però essere perfettamente asciutta prima di essere riutilizzata. Quando la mascherina è stata usata per il numero di volte raccomandato, oppure è visibilmente sporca o danneggiata, infine, occorre disinfettarla un’ultima volta per liberarsene in sicurezza, oppure buttarla chiudendola in un sacchetto di plastica ben annodato.   

Alessandra Filippello