Cura del prato: i lavori da fare durante il mese di giugno

Il prato tiene impegnati per gran parte dell’anno e anche il mese di giugno presenta dei compiti da eseguire per la salute del manto erboso.

Giugno è un mese abbastanza impegnativo per chi deve prendersi cura del prato. L’estate è alle porte dunque anche il caldo; le piogge si fanno meno frequenti, le malattie fungine sono in agguato così come gli insetti dannosi. Insomma, giugno è davvero stressante per il prato e per chi deve curarlo. Ci siamo dunque detti che fosse il caso di scrivere un articolo interessante (o almeno si spera…) affinché non ci si faccia cogliere impreparati quando l’estate si avvicina. 

Concimazione potassica 

La concimazione potassica è fondamentale per preparare il prato alle avversità tipiche del periodo estivo. Giugno è il termine ultimo per la concimazione con potassio, che ha un effetto di circa tre mesi quindi volendo si può anticipare anche a maggio ma lo ribadiamo, giugno è la deadline da non travalicare. Esattamente che tipo di concime ha bisogno il prato per fronteggiare l’estate? Beh deve contenere tra il 20% e il 30% di potassio ma anche una piccola quantità di azoto a lento rilascio.

Biostimolanti

A giugno è tempo di biostimolazione utile a ridurre lo stress dovuto alle alte temperature e più in generale a sostenere le attività vegetative. I biostimolanti sono utili anche per attenuare gli effetti controproducenti delle abbondanti irrigazioni che spesso sono fatte con acqua troppo ricca di cloro. Per i biostimolanti c’è una duplice scelta. 

La prima prevede l’utilizzo di un prodotto a base di aminoacidi e acidi umici. Un biostimolante del genere contrasta lo stress da caldo. Il prodotto è da applicare sul prato asciutto nella misura di 100 ml sciolti in 10 l di acqua per ettaro quadrato. Dopo la somministrazione del prodotto il prato non va irrigato per 48 ore. Se si vive in zone dove gli stress termici sono “violenti” è bene usare un biostimolante a base di alginati. Valgono le stesse indicazioni circa il dosaggio descritte un attimo fa.

Prevenire è meglio che curare

Come detto in apertura, giugno è un mese critico per le malattie fungine. La prevenzione è fondamentale e passa attraverso due possibili soluzioni: la somministrazione di microrganismi antagonisti e un trattamento di induzione alla resistenza. Per la somministrazione dei microrganismi antagonisti va benissimo un concentrato di trichoderma al quale, volendo, si può aggiungere un agente umettante. 

Se il caldo è molto intenso, per temperature superiori ai 30°, cosa ormai sovente in Italia, è bene somministrare un prodotto a base di bacillus subtilis. L’induzione alla resistenza comincia a giugno ma va ripetuto una volta al mese per tutta l’estate, bisogna somministrare fosfito di potassio. Per indicazioni precise sui dosaggi fate affidamento a quanto riportato sulle etichette.

Insetti: si schiudono le uova

A giugno si schiudono le uova di lepidotteri e coleotteri e le larve sono ghiotte di radici cosa che al prato non fa affatto bene. Un intervento preventivo è l’unica soluzione perché, quando il danno è fatto, non vi si può più porre rimedio. Come fare la prevenzione? Creando un habitat inospitale per gli insetti. A tale scopo ci sono prodotti ricchi di spore con microorganismi predatori adatti allo scopo. In genere si usano 30 grammi per ettaro quadrato, inoltre è preferibile aggiungere anche 50 millilitri di agente umettante.

Il taglio

Una tosata con un buon tagliaerba va data anche a giugno, diciamo che è l’ultima prima dell’arrivo del caldo. È importante che l’erba sia abbastanza alta. Non meno di 6 cm in modo che il prato abbia la capacità di “liberare calore”. Prima di tagliare il prato assicuratevi che le lame del rasaerba, qualunque modello abbiate scelto, siano ben affilate perché il taglio deve essere netto e accurato.

L’irrigazione del prato

Per la salute e la forza del prato l’irrigazione è fondamentale ma questo non significa che solo perché fa caldo bisogna bagnare il prato tutti i giorni. La prima difesa è da ricercare nell’altezza dell’erba, come abbiamo detto nel paragrafo precedente. Il prato va irrigato con abbondante acqua due volte a settimana, massimo tre in casi particolari. L’irrigazione è preferibile farla all’alba oppure a tarda sera quando il terreno ha dissipato il calore accumulato durante la giornata in modo che l’acqua non evapori in fretta.

redazione