Come scegliere il tappeto per la cucina giusto

La cucina è una delle stanze più vissute della casa e, in quanto tale, merita le dovute attenzioni. In fase di arredamento, una delle scelte più sottovalutate, ma senza dubbio determinanti per abbellire e rendere funzionale questo ambiente domestico, è quella del tappeto. Questo complemento, se scelto con attenzione, è in grado di fare la differenza perché, oltre a salvaguardare il pavimento, ha un grande potere decorative.

Guida alla scelta

La cucina è il posto in cui ci si ritrova la mattina appena svegli per fare colazione, quello in cui si trascorrono gli ultimi momenti prima di andare a letto. Il tappeto è il complemento che non può mancare per donare un tocco di stile alla cucina e assicurare all’ambiente il giusto livello di igiene e praticità. Scopriamo insieme quali sono le principali tipologie di tappeti tra cui scegliere e quali sono le caratteristiche e i fattori a cui prestare attenzione per abbellire la cucina senza sbagliare.

Tipologie

I tappeti per cucina sono disponibili in una molteplicità di modelli. Questi si distinguono in tre tipologie principali:

  • runner: sono tappeti perfetti da posizionare parallelamente al piano cottura. Hanno una forma stretta e lunga e rappresentano una delle soluzioni più diffuse e apprezzate per proteggere il pavimento dagli schizzi d’acqua e, in generale, per non sporcare mentre si usano i fornelli;
  • passatoie: hanno una dimensione simile ai runner, ma solitamente sono più larghi. Sono disponibili in diverse lunghezze e possono essere utilizzati sia per proteggere il pavimento davanti ai piani di lavoro che per separare il piano cottura dal tavolo o dall’isola/penisola;
  • tappeti standard: generalmente hanno un forma rettangolare oppure rotonda e vengono utilizzati per proteggere il pavimento antistante alla zona del lavello. In alcuni casi, li si trova anche sotto i tavoli, con una funzione meno pratica e più stilistica.

 

È chiaro che uno dei fattori a cui prestare maggiore attenzione è la zona della cucina in cui si intende posizionare il tappeto. A partire da questa valutazione, infatti, la scelta della tipologia di tappeto da acquistare si rivelerà più facile del previsto.

Dimensioni e spessore

Per quanto riguarda le dimensioni del tappeto, molto dipende dalla grandezza della cucina. Se lo spazio a disposizione è piuttosto ridotto, è naturale che un tappeto di dimensioni extra large è da evitare. In questo caso, piuttosto, è preferibile posizionare un piccolo tappeto per proteggere il pavimento della zona lavello.

 

Se, invece, la cucina è di medie dimensioni, posizionare un tappeto sia nell’area davanti al lavello che davanti alla zona dei fornelli è la soluzione perfetta. In questo caso, si può optare per un runner o per una passatoia. Se la cucina è di dimensioni generose, il suggerimento è utilizzare i tappeti per proteggere non solo le zone della stanza già citate, ma anche, ad esempio, la zona antistante al frigorifero oppure il pavimento sotto il tavolo da Pranzo.

 

Per quanto riguarda i runner, di forma stretta e lunga, la larghezza è standard e si aggira intorno ai 50 cm. La lunghezza, invece, varia dai 50 ai 3 mt. La larghezza delle passatoie varia insieme alla lunghezza: da 50 cm a 160 cm per la larghezza e da 80 cm a 230 cm per la lunghezza. Nel caso dei tappeti standard, di forma rettangolare, le dimensioni variano dai 40×60 cm ai 140×200 cm. Nel caso in cui si scelga di posizionare il tappeto davanti ai piani di lavoro, è bene accertarsi che ricopra tutta la lunghezza soggetta allo sporco. Se, invece, si sceglie di posizionarlo sotto il tavolo, è importante calcolare 15 cm in più per ogni lato.

 

Un altro fattore importante da valutare è lo spessore del tappeto. Questo, infatti, gioca un ruolo determinante ai fini della funzionalità del tappeto. Lo spessore giusto permette di non scivolare e non inciampare e, in più, permette di garantire la massima stabilità in un ambiente umido come la cucina. Si Consiglia di optare per un spessore di almeno 1 cm. Non bisogna, però, neanche eccedere, soprattutto se il tappeto verrà posizionato sotto il piano cottura o sotto il lavello perché potrebbe creare intralcio.

Materiali, stili e abbinamenti

Quando si sceglie il tappeto da cucina da acquistare, è bene prestare attenzione al materiale. Questo, infatti, è un fattore (non l’unico) che rende un tappeto più o meno pratico, più o meno versatile e più o meno facile da pulire. Ad esempio, un tappeto da cucina vinilico richiede meno attenzioni in fase di pulizia rispetto ad un tappeto in lana. Il Consiglio è considerare anche la capacità antiscivolo del materiale: è fondamentale che il tappeto aderisca perfettamente al pavimento, così da evitare spiacevoli incidenti o cadute. Si suggerisce, inoltre, di optare per un materiale ignifugo.

 

I tappeti da cucina più diffuse sono:

  • tappeti in cotone: sono perfetti per chi è sensibile alle più recenti istanze green perché realizzati con una fibra naturale. Hanno uno spessore sottile, possono essere facilmente lavati in lavatrice e sono solitamente molto leggeri;
  • tappeti in fibra sintetica: i più apprezzati di questa categoria sono i tappeti in polipropilene, perfetti per chi è alla ricerca di una soluzione resistente e duratura. Sono ignifughi e possono essere sporcati, calpestati e puliti più e più volte, senza consumarsi;
  • tappeti in vinile: la particolarità dei tappeti da cucina in PVC è che sono dotati di una gomma che, al calpestio, li rende estremamente morbidi. Questa caratteristica permette ai piedi di stancarsi meno! Inoltre, sono facili da mantenere sempre in perfetto stato perché sono antimacchia, antiscivolo e impermeabili; chi cerca un ecommerce ben fornito di tappeti in vinile può dare un occhio a siti come quello di Leroy Merlin, con un catalogo di oltre 9000 prodotti.
  • tappeti in ciniglia di policotone: la ciniglia di policotone è una combinazione di cotone e polipropilene. I tappeti realizzati con questo materiale sono resistenti ed estremamente durevoli;
  • tappeti in bambù: gli amanti dello stile naturale non possono fare a meno di optare per questa tipologia di tappeti da cucina. Sono facili da pulire, solidi e robusti. Queste caratteristiche ne assicurano la durevolezza.

 

È fondamentale scegliere un tappeto da cucina che si inserisca bene nell’ambiente circostante, soprattutto per quanto riguarda il colore. Ad esempio, se i mobili e gli arredi della cucina sono moderni e caratterizzati da colori brillanti, un tappeto neutro di design rappresenta la soluzione ideale. Se, invece, le tonalità dei mobili sono neutre, un tappeto da cucina di colore sgargiante o a fantasia è perfetto per donare movimento alla stanza.

 

Lo stile della cucina è shabby chic? Un tappeto in cotone di colore chiaro oppure un tappeto in vinile decorato con motivi che richiamano le finiture del legno invecchiato sono l’ideale. Amanti dello stile zen? Un tappeto da cucina in bambù rappresenta la scelta più azzeccata. Se, invece, la cucina è in stile boho, il consiglio è optare per un tappeto di design geometrico in cotone o policotone.