Chef televisivi: il fenomeno del momento

Cooking show, talent show per aspiranti chef, “cucine da incubo” sono solo alcuni dei tipi di programma che troviamo negli ultimi anni in TV. Eh sì, perché ormai la cucina in TV sta spopolando. Non più programmi della mattina per casalinghe ma vero e proprio cult per tutti,giovani e meno giovani. E a rendere speciale il tutto non è ne l’estetica del piatto ne il tipo di programma, il vero protagonista è lo o gli Chef che presentano. Chef che ormai non sono più relegati alla cucina, ma che hanno conquistato la notorietà mediatica al pari di personaggi del mondo dello spettacolo, grazie ai loro piatti e ai loro modi di fare che li contraddistinguono.

Oggi inauguriamo una mini rubrica divisa in due parti in cui vi stiliamo un elenco degli chef più presenti nelle nostre TV.

Gordon Ramsay

Personalmente il mio forte avvicinamento al mondo della cucina è avvenuto grazie a Lui. Tra gli Chef più conosciuti del momento ha all’attivo più di 10 programmi TV tra i quali ricordiamo “Hell’s Kitchen“, “Masterchef USA“, “The F Word”, “Cucine da incubo” “Ramsay’s Best  Restaurant“. Il suo modo di fare nelle versioni americani dei programmi è abbastanza rude in certe occasioni, mentre nei programmi inglesi è possibile vedere un Gordon più naturale, anche se i momenti di dolcezza non mancano specialmente quando si tratta di aiutare un ristoratore in difficoltà. Ad ogni modo, in ogni programma, che sia alle prese con aspiranti chef o titolari di ristoranti è possibile apprezzare la sua bravura e il suo talento in cucina dove dispensa saggi consigli sugli ingredienti. Non per niente lo chef scozzese ha aperto 26 ristoranti intorno al globo ed i suoi ristoranti,rinomati in tutto il mondo,hanno fatto incetta di “Stelle Michelin“.

Jamie Oliver

Restiamo in Gran Bretagna e presentiamo questo Chef che smonta lo stereotipo dello chef duro, cattivo e serioso. Jamie ha iniziato a cucinare da autodidatta nel pub dei genitori nell’Essex , poi si è fatto strada diventando pasticcere nei ristoranti londinesi Carluccio’s  e grazie alla sua naturale spontaneità e talento comunicativo è stato messo sotto contratto dalla BBC che gli ha affidato il programma The Naked Chef” (trasmessa in Italia da Gambero Rosso Channel). Jamie Oliver conquista così gli spettatori ed  il suo primo libro di cucina diventa un subito un best seller . In TV non utilizza la divisa da chef ma preferisce una  camicie a quadrettata o una semplice felpa, il che unito alla sua fantasia e simpatia fanno di lui un “unicum“. Jamie è innamorato dell’ Italia e il suo scopo è quello di far conoscere agli inglesi la cucina mediterranea e infatti anche in questo caso abbiamo un programma dedicato allo scopo “Jamie’s Great Italian Escape” un programma in sei puntate sulla cucina italiana. Inoltre ha aperto una catena di ristoranti nel 2008 che conta più di 40 ristoranti in tutto il mondo, la “Jamie’s Italian”. Lo chef Oliver è  inoltre un sostenitore della cucina semplice, economica, veloce, delle ricette stagionali tanto che tre suoi programmi sono “Jamie Oliver ricette a 5 euro“, ” Jamie Oliver: Menù in 15 minuti” e “Jamie Oliver: menù in 30 minuti“.

Anthony Bourdain

Lo chef Bourdain è stato uno dei primi esponenti del fenomeno “cibo” nei libri e programmi televisivi. 
Nel suo primo libro “Kitchen Confidential” ci racconta la sua esperienza personale nel mondo della ristorazione, caratterizzato da una lunga gavetta fino alla consacrazione in quel di New York . Il successo del libro ha spinto Anthony Bourdain a scrivere  “Il viaggio di un cuoco”  che ha portato alla realizzazione dell’omonimo programma televisivo in cui  viaggia attraverso una dozzina di paesi alla ricerca del “pasto perfetto”, raccontando in modo coinvolgente e simpatico i piatti di molte cucine esotiche e non. Il tutto caratterizzato da uno stile divertente e ironico che contraddistingue lo chef in tutti i suoi programmi.  Il format del programma è simile ad un altro successo del Bourdain ” Anthony Bourdain: senza prenotazione” in cui lo chef percorre e descrive viaggi gastronomici in giro per il mondo, frequentando i posti più insoliti insieme a personaggi rappresentativi delle località in cui si trova. Menzione speciale spetta all’episodio girato a Beirut nel 2006. Perchè poche ore dopo l’inizio delle riprese scoppiò la “guerra del Libano del 2006″. Prima di procedere all’evacuazione furono girate le immagini della puntata in cui si può ammirare da un lato la cucina locale dall’altro gli Hezbollah, l’estenuante attesta in albergo fino alla liberazione per mano del corpo dei Marines degli Stati Uniti. Quest’episodio speciale ha ricevuto la nomination per  un Emmy Award nel 2007.
Prima di chiudere con Bourdain vi consigliamo i suoi libri, perchè l’approccio utilizzato è prettamente autobiografico, parla infatti della sua ascesa nel mondo della ristorazione ma anche della sua dipendenza da droghe e alcool, parla con amore del cibo dispensando saggi consigli anche su come gestire un ristorante.

Con questi tre grandi esponenti della cucina e della cucina in TV chiudiamo questa prima parte, Stay tuned!

Umberto Palazzo