Burioni ed il nuovo libro: la scienza contro virus e polemiche

L’ultimo libro di Roberto Burioni “Virus la grande sfida – dal coronavirus alla peste: come la scienza può salvare l’umanità”, edito da Rizzoli, è uscito in tutte le librerie scatenando enormi polemiche sui social.

Il virologo infatti, onnipresente in TV e sui social,  è stato accusato quasi di “sciacallaggio” sul virus che sta attanagliando l’Italia da ormai una settimana.

La risposta, come c’era da aspettarsi, non si è fatta attendere e Burioni, purtroppo, ha dovuto giustificare quanto fatto.

Il virologo, infatti, ha risposto affermando che la scrittura del libro era iniziata a giugno ed aveva come argomento i virus, ma vi è stato un cambio ad inizio gennaio, dopo la preoccupante esplosione di casi in Cina.

Il virologo, inoltre, ha sferrato il colpo finale ricordando che tutti i ricavi saranno destinati alla ricerca contro il coronavirus, ormai non più cinese, ma mondiale.

Burioni: un baluardo contro l’ignoranza

Ci si viene da chiedere una ed una sola cosa: è mai possibile che gli uomini di scienza vengano attaccati dal primo leone da tastiera o solcatore di polemiche qualunque?

Perché tutto questo è all’ordine del giorno in Italia? Perché non c’è lo stesso scandalo per politici o esponenti dello showbiz che calvano omicidi o fatti di cronaca per raccogliere consensi ed ascolti?

Passata la fase sfogo nei confronti degli internauti polemici, torniamo a concentrarci sul personaggio Burioni e dei suoi scritti.

Il nuovo libro costituisce una possibile chiave di volta per comprendere a pieno i rischi di questo virus, che spaventa più per la sua imprevedibilità che per pericolosità. Il fatto che l’abbia scritto Burioni, poi, è solo la certificazione di un marchio di qualità.

Il virologo, infatti, negli ultimi tempi si è dimostrato un ottimo comunicatore ed un brillante combattente di fake news, pronto sempre a “blastare” no-vax, le cui idee sono molto più pericolose del coronavirus.

La scienza in libreria: missione educazione

Il nuovo libro segna anche il ritorno della scienza in pillole in libreria, delle nozioni “difficili” trasmesse nel modo più semplice possibile, con l’obiettivo supremo di vaccinare più persone possibili contro il virus dell’ignoranza.

Guardando alla sua storia televisiva e social, le critiche rivolte a Burioni appaiono senza senso, stucchevoli e con il solo obiettivo di fare della polemica becera.

Vi starete chiedendo perché giusto? Beh, sin dalla prima ora il virologo si è distinto per non essere politicamente corretto contro l’ignoranza e i tuttologi del web, attaccandoli a muso duro, passando spesso per arrogante.

Sinceramente è giusto che sia così, perché con la salute non si scherza e contro i pericoli, di qualsiasi natura, vanno presi tutte le misure del caso, lievi o estreme che siano.

Paride Rossi